Foto: Reuters
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Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, accusa il governo di Kiev di non voler arrivare ad un accordo ma a trascinare deliberatamente i colloqui. La Zakharova ha affermato: "Purtroppo la delegazione ucraina, ed è stato così in tutti questi 7 anni, poiché stiamo parlando del gruppo di contatto nel formato Normandia, punta i suoi sforzi non a raggiungere accordi ma a trascinare i colloqui. Conosciamo questa tattica".

Intanto i presidenti di Polonia, Lettonia, Lituania ed Estonia sono partiti per l'Ucraina per una visita e sono già verso Kiev, secondo quando annunciato sui Twitter dal capo dell'Ufficio di politica internazionale della cancelleria del presidente della Polonia, Jakub Kumoch.

Il Ministero della Difesa russo, nel frattempo, afferma che sono 1.026 i militari ucraini che si sono arresi a Mariupol, tra questi ci sono 162 ufficiali e 47 soldatesse.
Da parte Ucraina arriva invece la notizia che a Mariupol, alcune unità della 36ma brigata separata di marines intitolata al contrammiraglio Mykhailo Bilinsky sono riuscite a raggiungere ed unirsi al reggimento Azov. Lo ha annunciato su Facebook Oleksiy Arestovych, consigliere del capo dell'Ufficio del Presidente Zelensky. La 36ma brigata, secondo invece quanto ha sostenuto il Ministero della Difesa russo, si sarebbe arresa nella città portuale ai soldati di Mosca.

Foto: AP
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Il sindaco di Mariupol, Vadym Boichenko, dichiara che "i russi hanno distrutto gli ospedali e tutta la città. Questo è un genocidio lanciato da un criminale di guerra, Putin, contro la nostra nazione. Finché resisteremo, resisterà anche l'Ucraina".
"Le vittime rimaste per strada secondo le nostre stime sono almeno 20 mila, persone uccise dai soldati della federazione russa. Gli aerei nemici hanno bombardato la città in maniera incessante cercando poi di nascondere le prove delle atrocità commesse, di nascondere le tracce utilizzando anche i forni crematori mobili, come confermato dalla nostra intelligence" ha concluso il sindaco, sottolineando che si stanno raccogliendo prove" dell'uso di armi chimiche da parte delle forze russe in Ucraina.

Intanto il ministero della Difesa di Ankara fa sapere che "la Turchia mette a disposizione navi per l'evacuazione di persone da Mariupol e resta in attesa di una risposta positiva".

Davide Fifaco