Foto: Reuters
Foto: Reuters

Uefa e Fifa "non possono vietare nuove competizioni": la sentenza Corte di Giustizia dell'Unione Europea, diffusa questa mattina, apre un nuovo capitolo nella gestione del calcio in Europa.
La Corte era stata chiamata a pronunciarsi sul tentativo avviato nell’aprile del 2021, quando sei squadre inglesi, tre italiane e tre spagnole, annunciarono la creazione di un campionato d'élite composto da venti squadre, una sorta di NBA del calcio, senza promozioni o retrocessioni, sul modello dell’Eurolega di basket.
La reazione dell’Uefa era stata immediata e durissima: la minaccia di escludere le squadre che avessero aderito dai campionati, fece rapidamente abortire l’iniziativa, ma la vicenda aveva dato luogo a ricorsi e procedimenti giudiziari, arrivati, dopo più di due anni, alla Corte europea, che ha dato ragione alla società A22 Sports Management, a cui era stato affidato il nuovo sviluppo commerciale del calcio, voluto soprattutto da Barcellona e Real Madrid, dopo la defezione della Juve.
Secondo i giudici europei Uefa e Fifa esercitano un monopolio e “non possono vietare nuove competizioni”. La Corte osserva che “l’organizzazione delle competizioni calcistiche tra club e lo sfruttamento dei diritti mediatici sono, evidentemente, attività economiche, e devono quindi rispettare le regole della concorrenza e le libertà di movimento”, ed è necessario “garantire trasparenza, obiettività, non discriminazione e proporzionalità, date le possibili conflittualità di interessi”, criteri ai quali non sono soggetti i poteri di Fifa e Uefa che “stanno abusando di una posizione dominante”.

Aleksander Čeferin (Foto: EPA)
Aleksander Čeferin (Foto: EPA)

Le regole di Fifa e Uefa sullo sfruttamento dei diritti mediatici, aggiungono i giudici europei, “sono dannose per i club, tutte le aziende che operano nei mercati dei media e, in ultima analisi, per i consumatori e gli spettatori televisivi”
La sentenza è stata commentata immediatamente da Bernd Reichart, CEO di A22. “Abbiamo ottenuto il Diritto di Competere – ha detto -, il monopolio Uefa è finito”. “Il calcio è libero e i club sono ora liberi dalla minaccia di sanzioni e liberi di determinare il proprio futuro”, ha aggiunto, proponendo “la visione gratuita di tutte le partite della Super League”.
Ora gli sviluppi immediati sono difficilmente prevedibili, ma la strada verso la creazione di un campionato sul modello della Superlega, o di competizioni parallele a Uefa o Fifa, è aperta.

Alessandro Martegani