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L'Unione europea ha pubblicato le linee guida per l'uso del certificato digitale Covid, ovvero delle raccomandazioni ai Paesi membri e i metodi migliori di controllo dei certificati prima della partenza. Attualmente la frequenza ed i metodi di controllo dipendono dai punti di partenza, arrivo e transito del titolare del certificato. Un maggiore coordinamento migliorerebbe quindi le condizioni di viaggio per i passeggeri e agevolerebbe il lavoro dei dipendenti degli scali, aiuterebbe inoltre a ridurre il congestionamento degli aeroporti.
Per evitare che i controlli vengano duplicati da parte di - ad esempio - dipendenti pubblici e compagnie aeree, la Commissione europea propone l'istituzione di uno "sportello unico" di controllo alla partenza, in coordinamento con le autorità, gli aeroporti e le compagnie aeree, "per consentire la verifica dei certificati contemporaneamente alla raccolta di altre informazioni relative ai viaggi, come il modulo per la localizzazione dei passeggeri".
I paesi membri dell'Ue dovrebbero garantire che i controlli vengono effettuati al più presto, possibilmente prima che i passeggeri giungano all'aeroporto di partenza, ha riferito ancora Bruxelles.
Secondo la Commissione Ue, inoltre, per far funzionare il certificato digitale e assicurare viaggi senza problemi ai cittadini dell'Unione, è fondamentale uno scambio di informazioni completo e tempestivo tra gli Stati. L'Esecutivo Ue sottolinea quindi la necessità di una "fornitura completa, comprensibile e tempestiva di informazioni agli operatori e ai viaggiatori sui requisiti e sui processi di verifica".


E. P.