Vesna Györkös Žnidar, Dimitris Avramopulos Foto: BoBo
Vesna Györkös Žnidar, Dimitris Avramopulos Foto: BoBo

Alla vigilia della riunione informale dei ministri degli interni UE, ieri a Innsbruck nella bilaterale fra il ministro dell'Interno italiano Matteo Salvini e l'omologo tedesco Horst Seehofer, quest'ultimo ha dichiarato che cercherà di definire un accordo con Roma entro fine luglio in merito al rientro dei migranti dalla Germania verso l'Italia. L'accordo con l'Italia costituisce un punto cardine nel compromesso che il ministro ha definito con la cancelliera Angela Merkel per porre fine ai recenti attriti interni al Governo tedesco. Dal canto suo Matteo Salvini ha affermato di condividere con i tedeschi "un obiettivo comune: meno arrivi di natanti, meno morti, meno migranti in Italia come in Germania".
Ed oggi di primo mattino Salvini e Seehofer hanno dato vita ad una trilaterale con il ministro degli interni austriaco Herbert Kickl. Definendosi "un asse di volenterosi" hanno raggiunto un'intesa per frenare le partenze dei migranti e gli sbarchi in Europa, in modo da far giungere sul Continente solo coloro che effettivamente fuggono da guerre. Un'intesa che rischia di spostare e non poco l'asse interno dei Paesi europei sul fronte immigrazione più verso Višegrad che non verso la tradizione dei Padri fondatori.
Salvini ha ribadito: "L'obiettivo è di far cambiare marcia all'Europa, proteggere le frontiere esterne, evitare e limitare le partenze. Contiamo che l'Italia sia sostenuta nell'opera di riaccompagnamento di migliaia di clandestini nei loro luoghi di partenza", ha spiegato il Ministro degli Interni italiano.
Seehofer dal canto suo ha sottolineato: "Noi possiamo avere delle iniziative, ma l'Unione europea deve avere un'opinione comune. Sono ottimista e qui abbiamo l'occasione di procedere in una direzione positiva". Al commissario europeo all'immigrazione Dimitris Avramopoulos il compito di ricucire nella due-giorni di Innsbruck le spaccature venutesi a creare.