Si procederà innanzitutto - come hanno detto il Ministro all'infrastruttura sloveno Jernej Vrtovec e il suo omologo croato Oleg Butković - con la ristrutturazione dell'attuale ponte sul Dragogna che, costruito nel 1969, necessita di interventi importanti a garanzia della sicurezza e della fruibilità. "I lavori dureranno quattro mesi ed inizieranno al termine della stagione turistica" è stato detto all’incontro, dove è stato assicurato che la viabilità nell’area interessata sarà regolata con un regime a senso unico che dunque non ostacolerà il transito sulla Buie-Dragogna-Capodistria. Costo dell’iniziativa - concordata e sottoscritta dalle Hrvatske ceste e dalla Direzione per le infrastrutture del governo sloveno - 300 mila euro circa che saranno divise in parti uguali dai due stati.
I due ministri hanno siglato invece l’Accordo per la futura costruzione di un ponte nuovo a collegamento delle due sponde del Dragogna e atto a snellire il transito su quello attuale che registra una media annuale di 6 mila automobili al giorno, passaggi che salgono a 11 mila nei mesi estivi. Per quanto riguarda la nuova struttura non sono stati forniti termini e costi precisi ma è stato detto che sono in fase di avvio progettazione e inserimento nei piani sia urbanistici che finanziari. "Si tratta di due iniziative che aprono la strada a una serie di nuovi progetti comuni nel settore dei collegamenti a cavallo di confine tra Slovenia e Croazia dove sussistono, specie nell’area nord-occidentale, molti problemi di comunicazione che vanno a discapito della popolazione di frontiera" ha ricordato il ministro Butković mentre Jernej Vrtovec ha sottolineato che proprio con i ponti sul Dragogna - e ponte simboleggia collegamento, ma anche amicizia e dialogo - si è voluto confermare questa nuova e positiva fase nelle relazioni bilaterali.
Lionella Pausin Acquavita

Il dissestato ponte sul Dragogna - Foto: Jutarnji list
Il dissestato ponte sul Dragogna - Foto: Jutarnji list