"Un altro messaggio di vicinanza, di amicizia, di futuro comune all' interno dell'Unione europea e che segna un periodo veramente positivo della collaborazione bilaterale". Così il presidente italiano Sergio Mattarella al termine dell’incontro. Molto soddisfatto dei colloqui pure il capo dello stato sloveno Borut Pahor poiché come ha detto "sono state individuate alcune iniziative comuni che non potranno che influire positivamente sulle già ottime relazioni tra Italia e Slovenia e tra italiani e sloveni”. E Tra queste senz’ombra di dubbio il patrocinio congiunto dei due presidenti a Nova Gorica e Gorizia proclamate Capitale europea della Cultura 2025. Pahor e Matarella saranno in Piazza Europa - se le condizioni epidemiologiche lo permetteranno - già il prossimo autunno per dare un sostegno forte a questa importante iniziativa.
Le autorità italiane faranno il possibile affinché il processo di consegna del Narodni Dom alla comunità slovena termini entro luglio” ha raccontato ancora Borut Pahor che ha anche riscontrato la piena disponibilità del capo del Quirinale nella ricerca di una soluzione al problema della rappresentatività parlamentare della minoranza slovena in Italia. Mattarella starebbe seguendo con grande attenzione le discussioni sulla questione, convinto che alla componente slovena vada assicurata la presenza in Parlamento. Un accenno è stato fatto pure alla politica internazionale e alle sfide dell’Unione europea, con i due presidenti concordi sulla necessità di rimuovere le divergenze nel bene comune di tutti gli stati membri. Lo stesso argomento è stato affrontato da Pahor pure martedì nel corso della sua visita alla Sioi, la Società italiana per l’Organizzazione internazionale dove con il suo presidente, l’ex ministro degli esteri italiano, Franco Frattini, c’è stato uno scambio di vedute sulla situazione nell’area del Mediterraneo e in quella dei Balcani Occidentali.
Lionella Pausin Acquavita

Foto: Radio Capodistria
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