La Commissione europea, a tre giorni dalla Brexit, oggi proporrà un quadro di punti di riferimento per i negoziati sull'accordo sui futuri rapporti con il Regno Unito. A presentare la proposta sarà il negoziatore capo per l'Ue, Michel Barnier, che dovrà essere confermata entro il prossimo 25 febbraio. Intanto a Londra il premier, Boris Johnson, svelerà le posizioni della Gran Bretagna.
Il periodo di transizione si concluderà a fine anno, con una possibile proroga di massimo due anni. Il premier britannico è però convinto che un rinvio non sarà necessario; il termine ultimo per decidere a riguardo scade a luglio.
In primis, sarà necessario decidere quali questioni verranno affrontate per prime: per l'Unione europea la priorità sono le merci, per il Regno Unito invece i servizi, soprattutto finanziari, la città di Londra è infatti il maggior centro finanziario d'Europa. L'Ue vorrebbe inoltre evitare dazi, quote e dumping; i futuri rapporti con la Gran Bretagna dovrebbero basarsi su condizioni di concorrenza eque; Bruxelles però avverte: l'accesso al mercato europeo per il Regno sarà più limitato.
Johnson comunque ribadisce di volere un'intesa commerciale minima con dazi doganali nulli e contingente tariffario per le merci simile a quello dell'accordo di libero scambio tra Ue e Canada. "La Gran Bretagna prospererà anche se non riuscirà a raggiungere un accordo commerciale perfetto", ha ribadito il premier. A suo parere infatti la Brexit "significa che la sovranità batte l'economia". Il ministro degli Esteri britannico, Dominic Raab, ha però affermato che un adeguamento alle regole dell'Unione europea per Londra è inaccettabile. Una delle questioni più complesse rimane la pesca, dove si scontrano gli interessi di Gran Bretagna e Francia.


E. P.

Foto: Reuters
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