Foto: ESA - C. Carreau
Foto: ESA - C. Carreau

Una struttura per la missione spaziale europea PLATO è stata inaugurata il 12 marzo presso la sede della OHB System AG in Germania, un'azienda specializzata nell'ingegneria aerospaziale. Questo segna l'inizio dell'integrazione delle 26 telecamere sul satellite. PLATO è la terza missione di classe Media del programma Cosmic Vision 2015-2025 dell'ESA. Sarà lanciato alla fine del 2026 a bordo di un Ariane 6 verso il punto Lagrangiano L2, 1,5 milioni di chilometri dalla Terra. La missione è stata selezionata nel 2014 e approvata nel 2017. Ha superato con successo la fase critica di Missione e Carico Utile nel 2021. PLATO mira a rilevare e caratterizzare pianeti rocciosi in orbita attorno a stelle simili al Sole tramite misurazioni precise di transiti e oscillazioni stellari. Le 26 telecamere ultra ampie garantiranno la qualità delle misurazioni. Il progetto ottico dei telescopi di PLATO è stato sviluppato in Italia presso l'INAF, l'Istituto Nazionale di Astrofisica. Questa è la prima volta che un satellite dedicato allo studio dell'universo utilizza una batteria di telescopi. Ogni telecamera osserva un'area equivalente a circa 5.200 volte quella della Luna piena. Le telecamere sono assemblate in Italia, integrate in Belgio e testate in Francia, Paesi Bassi e Spagna. Attualmente, 10 delle 26 telecamere di volo sono state consegnate all'ESA, l'Agenzia Spaziale Europea e, alla OHB System AG. Entro la fine del 2024, tutte le telecamere di volo saranno pronte per l'integrazione sul satellite PLATO. Infine, le telecamere sono divise in "veloci" e "normali", con le prime ottimizzate per osservare stelle luminose e guidare il satellite. Le altre telecamere, dette "normali", sono divise in gruppi di sei e guardano in direzioni opposte del cielo.

Corrado Cimador