Foto: Reuters
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Oggi nella parata per la vittoria a Mosca si è tenuto solo il tradizionale sfoggio di potenza militare, accompagnato dalle parole di rito a sostegno delle truppe che in questo 2022 sono impegnate in Ucraina. Non sono mancate però le solite accuse all’occidente che secondo Putin "alla fine dello scorso anno (…) stava apertamente preparando un attacco al Donbass e alla Crimea, mentre a Kiev c'erano richieste di armi nucleari"."Una minaccia inaccettabile" per il presidente russo, che preludeva secondo lui ad una prossima "invasione di territori" della federazione.

Un' "operazione preventiva, necessaria e giusta", quindi, quella portata avanti in Donbass, vista anche l'assenza di garanzie fornite dai Paesi della Nato, nonostante le continue richieste da parte russa. Putin ha, quindi, accusato i Paesi occidentali di "degrado morale" e ha affermato che "ai veterani americani è stato vietato di partecipare alla parata del V-Day a Mosca".

Durante il discorso Putin ha chiesto un minuto di silenzio per i militari uccisi durante la Seconda guerra mondiale e per quelli morti nei combattimenti in corso nel Donbass. Questi ultimi meritano a suo parere lo stesso rispetto dei loro "antenati che hanno combattuto il nemico nazista". Un invito a non cancellare la storia infine che è stato rivolto ai paesi occidentali accusati "di ciniche falsificazioni della storia della Seconda guerra mondiale" che inciterebbero, "alla russofobia, elogiando i traditori, deridendo la memoria delle vittime, cancellando il coraggio di coloro che hanno ottenuto la vittoria".

Barbara Costamagna