Foto: Getty Images
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Gli inquirenti belgi, nell’ambito dell’inchiesta Qatargate, hanno fermato l’eurodeputato Tarabella, il quale è stato interrogato sulla presunta corruzione al Parlamento europeo. Le indagini sul sistema di corruzione che coinvolge Qatar e Marocco sono iniziate nell’estate del 2022, ma il caso vero e proprio è scoppiato il 9 dicembre con l’arresto di sei sospetti e il sequestro di un totale di 1,5 milioni di euro in contanti in diverse località di Bruxelles.

Secondo alcune fonti, il politico belga di origine italiana avrebbe ricevuto tra 120 e 140mila euro perché “addolcisse le proprie posizioni riguardo al Qatar”, accusa che Tarabella ha da subito negato. La sua immunità parlamentare è stata revocata il 2 febbraio da parte della plenaria di Strasburgo, affianco a quella dell’eurodeputato Andrea Cozzolino. Tarabella era stato il primo a richiedere la revoca della sua immunità con la possibilità di essere ascoltato dal giudice, richiesta arrivata lo scorso dicembre. Gli inquirenti hanno ipotizzato un coinvolgimento da parte di Tarabella e Cozzolino, nella trama di corruzione organizzata dall’ex eurodeputato Antonio Panzeri, che ha fatto finire in carcere anche l’assistente Francesco Giorgi e l’ex vicepresidente del Parlamento europeo, Eva Kaili.

Diversi uffici comunali e una cassaforte di una banca appartenenti a Tarabella, sono stati perquisiti e l’eurodeputato è stato portato a Bruxelles per essere interrogato dal giudice istruttore Michel Claise che lo ha “temporaneamente privato della libertà”, in attesa della decisione di farlo comparire in udienza per un’eventuale conferma dell’arresto.

B.Ž.