Foto: Pixabay
Foto: Pixabay

Un clima in costante cambiamento che negli ultimi anni ci sta facendo fare i conti con fenomeni atmosferici che spesso portano a catastrofi e distruzione. La plastica, materiale prezioso con numerosi vantaggi, rappresenta ormai quasi un nemico da combattere o per lo meno da ridurre drasticamente. Da tempo ormai ne è stato superato il limite planetario insieme agli inquinanti chimici, danni quasi irreversibili per la specie e la salute. Gli esperti, infatti, sostengono che quando si rompe in microparticelle, questo resistente materiale è in grado di rilasciare sostanze tossiche nelle fonti di cibo e acqua ed è inoltre presente nell'aria che respiriamo. Secondo i dati rilasciati dall’ONU ogni minuto nel mondo vengono acquistate un milione di bottiglie di plastica e ogni anno vengono utilizzati fino a cinquemila miliardi di sacchetti; l'organizzazione avverte che la metà di tutta la plastica prodotta è progettata per il sistema "usa e getta". Da tanti anni molti Paesi organizzano periodicamente campagne, documentari e giornate di sensibilizzazione sul tema. Numerose le associazioni e i gruppi di volontari che si ritrovano lungo le spiagge e i letti dei fiumi a raccogliere sacchi di rifiuti. Il riciclo rappresenta una grande speranza in grado di restituire nuova vita a molti oggetti.

Stati come, ad esempio, la Germania e la Finlandia hanno adottato il deposito su cauzione riguardo le bottiglie di plastica. I consumatori possono riciclare i loro imballaggi utilizzando punti di raccolta automatici, generalmente situati all'interno dei supermercati. Basta inserire i vuoti negli appositi dispositivi, che ne verificheranno l'idoneità al riciclo. A questo punto riceveranno indietro la cauzione versata al momento dell'acquisto. Metodi innovativi allo scopo di diminuire al massimo l’utilizzo della plastica e seguire le normative imposte dall’UE. È di pochi giorni fa la notizia che gli europarlamentari hanno adottato nuove misure per rendere gli imballaggi, soprattutto quelli in plastica, più sostenibili e di ridurli il più possibile all''interno dell'Unione. Le norme comprendono obiettivi di limitazione del 5% entro il 2030, del 10% entro il 2035 e del 15% entro il 2040. Il regolamento, che affronta il crescente volume materiale di scarto e promuove l'economia circolare, è stato adottato con 476 voti favorevoli, 129 contrari e 24 astensioni. Alcuni tipi di imballaggi monouso saranno vietati a partire dal 1° gennaio 2030. Tra questi, quelli per i prodotti ortofrutticoli, gli imballaggi per alimenti e bevande preparati e consumati nella ristorazione, quelli in miniatura per articoli da toilette negli hotel insieme a molti altri. Le nuove regole devono ancora essere formalmente approvate dal Consiglio dell'Unione europea prima di poter entrare in vigore.