Il Capo diplomazia uscente europeo Borrell ha proposto di sospendere i colloqui politici Unione Europea-Israele riguardanti la Striscia di Gaza. La proposta è stata avanzata in considerazione delle presunte violazioni dei diritti umani ed è molto probabile che subisca il veto degli Stati membri. La proposta è stata sollevata mercoledì scorso durante una riunione tra ambasciatori e sarà presentata ufficialmente lunedì prossimo quando i Ministri degli Affari Esteri si riuniranno a Bruxelles. Lo hanno riferito un funzionario europeo e due diplomatici a conoscenza del processo. La sospensione dipenderà dall'unanimità degli Stati membri, è quindi certo il fallimento del piano date le forti divisioni sul tema. Le fonti hanno precisato che la maggior parte delle persone che hanno preso la parola durante la riunione ha espresso un parere negativo. La sospensione potrebbe non essere il vero obiettivo di Borrell, che invece sarebbe di costringere le Capitali a dichiarare in modo inequivocabile la loro posizione sulla controversa condotta di Israele. La proposta, hanno indicato le fonti, sarebbe un segnale politico che indica che qualcosa nelle relazioni non va e sarebbe un modo per costringere Tel Aviv a chiarire e giustificare le sue azioni. All'inizio dell'anno Spagna e Irlanda avevano scritto una lettera congiunta per chiedere una revisione urgente dell'accordo alla luce della situazione nella Striscia di Gaza, iniziativa che ha incontrato una forte resistenza da parte di alcuni Paesi e la Commissione Europea l'ha ampiamente ignorata. Borrell ha tentato di convocare un consiglio dell'associazione con Israele per discutere il rispetto dell'accordo con Bruxelles ma questo non ha ancora avuto luogo.
Franco de Stefani