Foto: AP
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Sono diversi i Paesi che hanno deciso di sostenere a spada tratta l’Ucraina nel conflitto che sta affrontando contro la Russia. Tra questi troviamo Francia e Germania, infatti il cancelliere tedesco e il presidente francese hanno parlato degli aiuti che arriveranno a Kiev, “insieme, in quanto europei, allo scopo di difendere il progetto di pace europeo”. Emmanuel Macron ha sottolineato che continuerà “l’irriducibile sostegno dei due Paesi al popolo ucraino in tutti i settori.” “Dopo il 24 febbraio, la nostra unione non si è né divisa né dileguata di fronte alle sue responsabilità” ha concluso il leader francese. La Francia, quindi, non esclude di fornire carri armati pesanti Leclerc in sostegno dell’Ucraina. Il cancelliere tedesco Scholz invece ha definito il “motore franco-tedesco un meccanismo di compromessi capace di trasformare le controversie e gli interessi divergenti in un’azione univoca”.

Kiev è in attesa di una grande fornitura militare anche dagli Stati Uniti, la quale comprende un pacchetto da 2,5 miliardi di dollari da parte di Washington, 59 veicoli corazzati e 350 veicoli da trasporto. A confermare gli aiuti da parte degli americani è stato un video pubblicato online che ha ripreso una lunga fila di carri armati americani Bradley a bordo di un treno in transito verso l’Ucraina. Il sostegno da parte dell’Italia invece viene discusso oggi nell’Aula della Camera che prenderà in esame il decreto-legge che prolunga per tutto il 2023 l’autorizzazione al governo a inviare armi all’Ucraina, provvedimento già approvato dal Senato e che dovrebbe ottenere il via libera definitivo da Montecitorio entro giovedì.

L’annuncio di questi numerosi sostegni ha provocato una forte reazione da parte della Russia. “Gli avversari continuano ad alzare la posta, ma come abbiamo detto fermamente in numerose occasioni, gli obiettivi dell’operazione militare speciale saranno raggiunti” ha dichiarato il viceministro degli Esteri, aggiungendo che “le forze russe sbricioleranno tutte le armi e i mezzi militari che i Paesi forniranno all’Ucraina”.

B.Ž.