Foto: BoBo
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Sette cittadini europei su dieci ammettono di infrangere le regole del Codice della strada, ma anche di avere lo stesso atteggiamento verso le norme sanitarie anti Covid-19.
Il dato emerge dalla nuova edizione del "Barometro della guida responsabile”, un’indagine realizzata da Ipsos per la Fondazione VINCI Autoroutes, che ha preso in esame il comportamento di 12.400 conducenti in undici paesi dell'Unione Europea.
Ne emerge un quadro fra luci e ombre, con la conferma della difficoltà a rispettare alcune norme, come i limiti di velocità, a cui quasi nove guidatori su dieci presterebbero “poca attenzione”. Il 62 per cento dichiara di non fermarsi con il semaforo arancione o addirittura di non rispettare il rosso. La metà ammette di non usare gli indicatori di direzione. Il 53 per cento dei conducenti dichiara di telefonare mentre guida utilizzando un sistema Bluetooth, ma il 43 imposta il GPS mentre guida, e uno su dieci ha già avuto, o rischiato di avere un incidente a causa dell'utilizzo del telefono al volante. Il 51 per cento dei conducenti europei dimentica di rallentare nei tratti in cui ci sono lavori in corso
Non mancano le ammissioni di inciviltà: il 12 per cento dei conducenti europei ammette di essere una persona diversa dal solito quando è al volante, la metà d’insultare gli altri conducenti, e otto su dieci hanno sperimentato situazioni di paura a causa del comportamento aggressivo degli automobilisti.
Dai dati emerge anche il poco rispetto delle pause di riposo, una ogni due ore, nel corso di lunghi tragitti alla guida, e un guidatore su dieci ha già avuto, o rischiato di avere un incidente perché si era assopito al volante.
Disattenzioni e poco rispetto per le regole che però si estendono anche ad altri campi, come le norme anti covid, che sarebbero infrante da più di sette intervistati su dieci. Poco meno della metà di coloro che rispettano le regole sanitarie lo fa innanzitutto per rispetto nei confronti degli altri.
“Le regole, che si tratti del Codice della strada o delle istruzioni sanitarie, sono spesso percepite più come un vincolo che come una protezione. – ha spiegato Bernadette Moreau, Delegata generale della Fondazione VINCI Autoroutes per una guida responsabile -. Concedendosi dei piccoli ‘aggiustamenti’ delle regole, i conducenti privilegiano il proprio beneficio immediato, trascurano il rischio potenziale di incidenti, e contano sulla propria capacità di controllo per evitarlo. Tuttavia, - aggiunge - la grande maggioranza degli incidenti dipende dall'errata valutazione del rischio, associata a infrazioni del Codice della strada”.

Alessandro Martegani