Foto: EPA
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Salvata l'unità dell'Europa con un accordo più volte vicino a naufragare e grazie ad un escamotage che accontenta Orban. Arriva l'embargo immediato al petrolio russo via mare, mentre è stato deciso che il "prima possibile", ma non subito, ci sarà lo stop anche al greggio trasportato dall'oleodotto terrestre Druzhba.

A piegare le ultime resistenze dell'Ungheria e dei suoi vicini è stato l'inserimento nelle conclusioni, non solo dell'esenzione del petrolio che arriva in Ue via oleodotti ma anche di una postilla secondo la quale Bruxelles si impegna a introdurre "misure di emergenza" se fosse interrotto la fornitura di energia da parte di Mosca.

Budapest, Praga e Bratislava hanno quindi ottenuto per iscritto che, in caso di misure ritorsive del Cremlino, saranno aiutate dagli altri Paesi membri. Il periodo di esenzione per il petrolio via oleodotto sarà deciso nei prossimi giorni ma non si preannuncia breve.

Il Primo Ministro ungherese aveva attaccato la Commissione, affermando: "Se ci troviamo in questa situazione difficile è perché si è mossa in modo irresponsabile".
"L'energia è troppo importante, prima si trovano le soluzioni con i Paesi membri e poi si applicano le sanzioni, non il contrario come fatto sinora", ha chiosato Orban.

Nel frattempo, in videoconferenza, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky spronava i leader europei a non dividersi e ad approvare velocemente le sanzioni. Il Consiglio straordinario si è focalizzato principalmente sulla situazione in Ucraina; ribadito il sostegno incondizionato al Paese invaso, sia dal punto di vista finanziario, con un'intesa sugli aiuti per 9 miliardi di euro, che da quello politico-militare.

L'Alto rappresentante Josep Borrell ha dichiarato che "la guerra è guerra, Vladimir Putin sta distruggendo il Donbass e l'Ucraina ha ancora bisogno di armi".

Il sesto pacchetto di sanzioni, tra le altre soluzioni, include l'esclusione dallo Swift della più grande banca russa, la Sberbank, limitazioni a tre emittenti di Mosca e l'inclusione nella lista nera dell'Ue di enti e personalità varie.

Davide Fifaco