L'Unione europea riceverà dosi sufficienti a vaccinare il 70% dei cittadini adulti entro l'estate. Lo ha affermato Sandra Gallina, direttrice generale del Dipartimento della Salute della Commissione europea, che sta negoziando con le aziende farmaceutiche. Già dall'inizio era chiaro che il primo trimestre non sarebbe stato facile, l'Europa prevede l'acquisto di quasi 100 milioni dosi, per il secondo trimestre è invece previsto l'acquisto di altre 300 milioni di dosi, ha spiegato Gallina nel corso di un incontro con i membri del Comitato per il Bilancio del Parlamento europeo. Ha poi sottolineato che la fornitura di vaccini Pfizer/BioNTech e Moderna sta procedendo secondo i piani. Fino alla fine di settembre attende circa 500 milioni di dosi. Nel caso venisse approvato anche il vaccino di Johnson&Johnson, l'Ue riceverebbe altre 600 milioni di dosi.
La società britannico-svedese AstraZeneca, nel primo trimestre dovrebbe consegnare fino al 30% delle dosi previste, ovvero un massimo di 40 milioni, a causa di gravi problemi nella fornitura. Johan Van Overtveldt, a capo del Comitato per il Bilancio dell'Europarlamento, ha affermato il documento firmato da UE e AstraZeneca non si può definire un vero e proprio contratto, ma più una dichiarazione sulle buone intenzioni. Ha inoltre criticato la Commissione europea per aver investito nei vaccini molto meno rispetto a quanto hanno fatto gli Stati Uniti e la Gran Bretagna.
Gallina ha invece difeso il contratto, ricordando l'incertezza in cui era stato concluso ed il fatto che la Commissione ha stipulato sei contratti in sei mesi. Il prezzo che l'UE ha pagato per il vaccino di AstraZeneca, secondo le sue parole, è paragonabile a quello pagato dal Regno Unito.
Alle critiche, che in Israele e negli USA le vaccinazioni stanno procedendo più velocemente rispetto all'Ue, Gallina ha risposto che gli Stati membri dell'Unione sono al vertice per quanto riguarda le quote dei vaccinati. Ha anche sottolineato che l'UE ha acquistato tutte le dosi disponibili in un dato momento. Ora l'importante è che le aziende farmaceutiche rispettino gli obblighi contrattuali. Se i vaccini saranno sufficienti sarà essenziale che i Paesi Ue siano anche in grado di vaccinare rapidamente i cittadini.


E. P.

Foto: BoBo
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