Ammodernare gli edifici per renderli piu' efficienti dal punto di vista energetico. E' questo l'intento della nuova strategia presentata dalla Commissione Europea, un nuovo tassello della strategia per un'Europa a zero emissioni di carbonio. Nel comunicato si legge che l'obiettivo e' di raddoppiare il tasso di rinnovamento energetico annuale delle abitazioni e degli edifici non residenziali entro il 2030. L'esecutivo europeo prevede di riuscire a ristrutturare 35 milioni di edifici entro tale data, ma attualmente solo l'uno per cento viene sottoposto ogni anno a ristrutturazioni di efficientamento energetico. L'ondata di rinnovamento del patrimonio edilizio del continente europeo, che secondo le stime della commissione e' responsabile del 40 per cento dei consumi energetici e del 36 per cento dei gas effetto serra, dovrebbe iniziare perche' sarebbe necessario piu' di un secolo per portare a zero le emissioni degli edifici e quindi bisogna accelerare. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione Von Der Leyen nel suo intervento al Comitato Europeo delle Regioni. La Commissione non nasconde che il settore della ristrutturazione vede la maggiore carenza di investimenti, e che per il raggiungimento dell'obiettivo saranno necessari circa 275 miliardi di Euro di investimenti supplementari l'anno. Gran parte di essi dovrebbero giungere dal fondo di 750 miliardi proposto a maggio dalla Commissione, mentre sarebbe gia' previsto di mobilitare il 37 per cento del Recovery Fund. La strategia vede 3 piani d'intervento, decarbonizzare gli impianti di riscaldamento e raffreddamento, affrontare la poverta' energetica e gli edifici con le prestazioni energetiche peggiori e ristrutturare gli edifici pubblici come scuole, ospedali e edifici amministrativi. Contestualmente e' stata presentata una strategia per ridurre le emissioni di metano il cui 53 per cento proviene dall'agricoltura, il 26 per cento dai rifiuti e il 19 per cento dall'energia. A tal fine la Commissione sostiene la creazione di un osservatorio internazionale sulle emissioni e tentera' di impiegare tecnologie e satelliti.

Franco de Stefani

Foto: EPA
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