Si apre questo pomeriggio a Bruxelles il vertice dei leader dei Paesi membri dell'Unione europea. Il summit, al quale prenderà parte anche il premier sloveno, Janez Janša, si sarebbe dovuto tenere già la scorsa settimana, è stato però rinviato al primo e al due ottobre dopo che il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, era entrato in contatto con una persona affetta da Covid-19 ed è quindi dovuto rimanere in autoisolamento e sottoporsi al test del tampone.
Il vertice del leader europei, senza dubbio, sarà un'occasione per esaminare la situazione coronavirus in Europa, nonostante il tema non sia all'ordine del giorno. Si ritiene infatti che i negoziati sui provvedimenti per arginare la diffusione della pandemia si svolgano troppo lentamente.
In primo piano anche un dibattito strategico sui rapporti tra Bruxelles e Ankara, che dovrebbe essere un punto di svolta importante per decidere se l'Unione affronterà direttamente la Turchia oppure cercherà di continuare con il dialogo. Ultimamente le già forti tensioni si sono ulteriormente inasprite dopo l'esplorazione - da parte di Ankara- dei fondali marini nel Mediterraneo orientale per cercare greggio e gas naturale. La Turchia afferma di stare effettuando le prospezioni sulla propria piattaforma continentale, secondo Grecia e Cipro invece Ankara sta violando la zona economica esclusiva dei due Paesi.
Il dibattito è legato anche alle sanzioni contro la Bielorussia per frode elettorale, repressione e violenza, bloccate da Cipro, che in cambio chiede sanzioni contro la Turchia. L'Ue però avverte: Bruxelles in questo modo rischia di perdere credibilità.
I leader europei affronteranno brevemente anche la questione dei negoziati sui futuri rapporti con il Regno Unito, segnati dal contestato progetto di legge del governo Johnson sul mercato interno, che violerebbe l'accordo di divorzio da Bruxelles.
Sul tavolo inoltre gli scontri tra Azerbaigian e Armenia e i rapporti con la Cina, oltre ad un dibattito sul mercato unico, sulla politica industriale e sulla trasformazione digitale.


E. P.

Foto: Reuters
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