L'obiettivo della raccomandazione per coordinare le limitazioni sui viaggi nell'Ue è migliorare la trasparenza e la prevedibilità delle misure nazionali per arginare la diffusione dei contagi da coronavirus e proteggere il più possibile la libera circolazione delle persone nell'area Schengen, una delle quattro libertà fondamentali dell'Unione europea. Qualsiasi restrizione alla libera circolazione deve essere proporzionata, non discriminatoria e temporanea, deve quindi essere annullata non appena la situazione epidemiologica lo consentirà.
Ogni settimana i Paesi membri dell'Ue informeranno il Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie riguardo il numero dei nuovi casi di contagio su 100.000 abitanti negli ultimi 14 giorni, il numero dei test effettuati su 100.000 abitanti nell'ultima settimana e la percentuale dei tamponi positivi. Su base di questi dati il Centro ogni settimana aggiornerà la mappa delle regioni Ue.
Per i viaggiatori, provenienti dalle zone verdi non ci saranno limitazioni sui viaggi, per quelli provenienti dalle aree arancioni o rosse invece - all'entrata nel territorio nazionale - i Paesi potranno chiedere un test del tampone o la quarantena; oppure di compilare un modulo per determinare la localizzazione delle persone. Gli Stati membri dell'Ue dovrebbero informare sulle nuove misure restrittive lo Stato interessato con almeno 24 ore di anticipo.
Intanto il Ministero della Pubblica amministrazione sloveno ha dichiarato che il rapporto del Consiglio dell'Unione europea sulle app per il tracciamento dei contatti con persone affette da coronavirus, in cui colloca la Slovenia tra i paesi con carenze nella protezione dei dati personali, è scritto il modo superficiale. L'applicazione #OstaniZdrav - #RimaniSano è stata adattata da quella tedesca in modo da non consentire l'uso improprio di dati personali degli utenti.


E. P.

Foto: gov.si
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