Nel corso del primo incontro di lavoro che ha visto impegnati esperti di vari dicasteri Lubiana ha sottolineato ancora una volta che la Proclamazione delle zone esclusive da parte di Croazia ed Italia non può né deve pregiudicare in alcun modo gli interessi sanciti alla Slovenia dal diritto internazionale ed europeo. La riunione- che si è svolta in videoconferenza per evitare il pericolo contagi- è stata incentrata allo sviluppo della collaborazione in campo economico, dei collegamenti e della tutela del mare Adriatico. Si è cercato in pratica di dare forma concreta alla Dichiarazione congiunta che i tre capi diplomazia hanno armonizzato nell’incontro di Trieste, il 19 dicembre scorso. Documento che ricorderemo, non è stato ancora sottoscritto, ma che sembra tutti hanno ormai fatto proprio anche perché ogni qualvolta si torna a parlare di ZEE viene rievocato lo spirito di collaborazione ed amicizia che traspare dalla dichiarazione triestina. Il gruppo di lavoro ha dunque vagliato alcune attività concrete da svolgere congiuntamente nel mare comune e che saranno sottoposte al prossimo vertice ministeriale che dovrebbe svolgersi entro la fine di marzo. Ricordiamo che la delegazione slovena era guidata da Marko Rakovec responsabile del settore diritto internazionale del ministero degli esteri, ministero che guida un gruppo di lavoro intragovernativo composto ancora da esperti di agricoltura, alimentazione, ambiente, infrastrutture, interni, difesa, sviluppo economico e tecnologico.

(lpa)

Foto: MMC RTV SLO/Foto: TV Slovenija/Eugenija Carl
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