13 casi positivi, uno solo in ospedale in condizioni non gravi, quasi 350 persone esaminate, e più di 200 in isolamento domiciliare.
Sono i numeri dell’emergenza Coronavirus in Friuli Venezia Giulia, riportati anche dall’assessore alla Salute Riccardo Riccardi in Consiglio regionale.
Dei tredici casi, otto a Udine, due a Gorizia e tre a Trieste, solo uno è stato ricoverato in ospedale nel reparto malattie infettive di Udine, pur non versando in condizioni gravi.
I tamponi effettuati sono stati finora 346, con più di 200 persone in isolamento domiciliare di cui 23 a Pordenone, 107 a Udine, 33 a Trieste e 45 a Gorizia.
La situazione viene tenuta sotto controllo dal servizio sanitario regionale, e per ora i numeri sembrano far pensare se non a un contenimento, perlomeno a una limitazione dell’epidemia.
È accertato ormai che a innescare il contagio a Trieste e a Udine sarebbe stato il contatto avvenuto durante un convegno organizzato all’università friulana il 20 e 21 febbraio scorsi, al quale aveva partecipato anche una persona proveniente dal Piemonte, risultata poi infetta.
Anche un assessore della giunta di Remanzacco, comune dell’udinese, positivo al test, avrebbe contratto il Coronavirus dalla moglie, una delle docenti che avevano preso parte al convegno scientifico dall’Università di Udine. Il sindaco, Daniela Briz, ha confermato che tutta la giunta comunale è stata posta in isolamento precauzionale e i componenti hanno effettuato il test. Il municipio è stato chiuso e sanificato.
La Giunta regionale intanto regionale intanto ha smentito che il provvedimento di chiusura degli istituti e delle università dal 2 all’8 marzo sia stato assunto senza l’accordo con il governo.
La voce era basata sul fatto che il Friuli Venezia Giulia non viene citato esplicitamente nel decreto legge emanato dal governo, ma, ha spiegato l’assessore all’istruzione Alessia Rosolen, “abbiamo seguito una proceduta assolutamente concordata con Roma”: la giunta ha atteso l’approvazione del decreto, e poi ha emanato l’ordinanza. “Si è trattato – ha aggiunto - di una procedura stabilita passo per passo con il governo nazionale, con cui la comunicazione e la collaborazione sono costanti.”

Alessandro Martegani