In quest’area si fa sempre più pressante il dibattito sulla proposta di apertura di un corridoio “COVID Free” che dovrebbe incentivare gli arrivi turistici da parte di un gruppo di paesi scelti, considerati a basso rischio contagio. Un progetto che nella testa dei promotori, che vedono in prima linea Croazia e Slovenia, dovrebbe coinvolgere Germania, Austria, Ungheria e Repubblica Ceca, favorendo l'offerta turistica con strumenti di promozione rivolti in particolar modo ai visitatori tedeschi e austriaci, ai quali sarebbe data la possibilità di entrare senza dover sottostare all’attuale obbligo di quarantena.

Se un’ipotesi di questo tipo diventasse realtà si tratterebbe di un danno non da poco per l’Italia e soprattutto per le località turistiche del vicino Friuli Venezia Giulia e perciò la deputata triestina del Movimento Cinque Stelle Sabrina De Carlo ha depositato un’interrogazione ai Ministri per i Beni, le Attività culturali e per il Turismo e a quello degli Affari Europei, per chiedere che intervengano, mettendo in campo un piano di emergenza strutturato ed incisivo per fornire risposte immediate (magari dando la possibilità di riaperture anche verso l’estero) ai tanti operatori del settore, che sentono il peso di una crisi che mette gravemente in pericolo troppe attività.

In Italia, infatti, esiste il rischio concreto di attirare in misura minore i visitatori esteri proprio a causa della costituzione di questo sistema di Paesi, che stanno agendo secondo modalità che possono essere bollate, secondo la pentastellata, come concorrenza sleale. Una problematica, quella del corridoio, che è stata sollevata anche da altri attori europei in sede comunitaria, che hanno chiesto agli organi competenti di intervenire redigendo regole comuni a tutti gli stati aderenti all’Unione.

Barbara Costamagna

Foto: Radio Capodistria
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