Foto: Radio Capodistria
Foto: Radio Capodistria

"Il suono delle campane esprime l'identità sonora del nostro paesaggio, sono fortemente legate alla tradizione etnologica e alla creatività artistica. Non sono solo strumenti ecclesiastici, ma sono connettori sociali e guide della vita umana." Con queste parole è iniziata la cerimonia, pronunciate da una parrocchiana, di fronte a una numerosa comunità.
La vicenda ebbe inizio nell'agosto 2020, quando un fulmine colpì il campanile: per più di un mese le campane rimasero ferme e i soldi del danno iniziarono ad accumularsi. Le campane tornarono a funzionare, però suonando in orari non consoni. Situazione che ha dato il via alla raccolta firme "contro le campane", seguita dal loro sequestro da parte dell'Autorità giudiziaria. Era l'11 gennaio 2022, giornata che è stata segnata nella storia della parrocchia come uno dei momenti più tristi della comunità, "le campane furono sequestrate, venne tolta la voce dei bronzi sacri". Da quel giorno, le campane non suonarono più, fino ad oggi.

Foto: Radio Capodistria
Foto: Radio Capodistria

Nel tardo pomeriggio, l'Amministratore parrocchiale don Tomaž Kunavez, nuovo nella parrocchia in quanto nominato dal Vescovo nel mese di novembre, nonostante non abbia vissuto in prima persona la vicenda che ha interessato l'intera comunità di fedeli di Dolina, con onore ha dato la sua benedizione alle campane. Ha avuto un lieto fine la storia che ha tormentato la parrocchia di Dolina, e finalmente i parrocchiani, ma anche tutti i cittadini del paese, potranno sentire il suono dei bronzi sacri, nella speranza che non arrivino altri fulmini.

B.Ž.