Foto: Autorità portuale di Trieste
Foto: Autorità portuale di Trieste

Una bella rivoluzione in porto a Trieste, con l'assunzione, per la prima volta, di quattro donne con mansioni operative in banchina. Erika, Monica, Sara e Edislaidys, le quattro ragazze tra i 22 e i 31 anni, che per un primo periodo saranno assunte attraverso la società di lavoro interinale Intempo, poi saranno integrate dall'Agenzia del lavoro portuale di Trieste, che oggi conta circa 200 dipendenti, svolgendo mansioni come guidare le ralle, ovvero le motrici con cui si movimentano a terra i container fino all'attività sui moli.
Per alcune di loro lavorare al porto è un "sogno che si realizza", altre invece hanno seguito il consiglio di un'amica e si sono candidate. Tutte concordano nell'aver avuto la possibilità di segnare il passo e sperano che a breve altre donne possano iniziare questo tipo di carriera finora prettamente maschile.
L'Autorità portuale e l'Alpt hanno organizzato per l'occasione una conferenza stampa, alla quale erano presenti anche il presidente dell'Authority Zeno D'Agostino e dell'Agenzia Francesco Mariani. "Abbiamo davanti quattro donne giovani e entusiaste: abbiamo bisogno di persone di questo tipo per i nostri progetti" afferma D'Agostino.
Il presidente di Alpt sottolinea "quello che era considerato un lavoro maschile oggi può vedere la presenza femminile grazie a mezzi evoluti e technologie".
"Questa iniziativa rappresenta un passo avanti nella promozione dell'uguaglianza di genere e nella creazione di opportunità di impiego senza discriminazioni nel settore portuale. Il reclutamento di queste quattro donne nel settore portuale di Trieste è un evento di grande rilevanza; è un segnale tangibile del progresso verso una maggiore inclusione e parità di genere nel mondo del lavoro" commenta il segretario generale della Fit Cisl, Antonio Pittelli.

Alija Bandi