Foto: EPA
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Il meeting online di Confindustria Alto Adriatico è iniziato con un video inviato dal presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, che da tempo ha lanciato l'allarme sulla difficilissima situazione scatenata dalla guerra in Ucraina, dopo la pandemia, che ha già bruciato il rimbalzo del Pil del 2021.

Per uscire da una situazione drammatica gli industriali chiedono misure di sostegno per imprese e famiglie e ribadiscono che non si può accettare l'economia dei pagamenti del gas in rubli. Secondo Bonomi serve "un tetto europeo al prezzo del gas per evitare i fenomeni speculativi che hanno portato il prezzo dell'energia a livelli ingiustificati". Al centro del dibattito anche il ritorno al nucleare sul modello della Francia che ha speso 47 miliardi per due nuovi reattori.

Sul nucleare, il presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, afferma: "Abbiamo, in prospettiva, la possibilità di avere un'energia nucleare pulita e senza produzione di scorie. Non dobbiamo essere ideologici su questo. Sono convinto che ideologizzare il nucleare sia sbagliato, non si può dire sì o no a tutti i costi. Sarebbe una follia chiudere occhi e saracinesche e non affrontare almeno la possibilità di andare in questa direzione: come sistemi regionali ci siamo messi a disposizione del governo per dare una risposta ai nostri sistemi produttivi".

Fedriga poi precisa: "È importante l'opera del governo di trovare nuovi fornitori, ma dobbiamo ridiscutere anche la produzione interna con la transizione ecologica, che è un passaggio oneroso e che richiederà tempo. I rigassificatori sono fondamentali, soprattutto per i nuovi accordi siglati: su questo so che il ministro Cingolani sta lavorando. C'è, tuttavia, ormai a disposizione l'utilizzo di energie che pochi anni addietro erano problematiche; oggi il nucleare di ultima generazione ha cambiato modello, come dimostrano esperimenti di successo di fusione in Inghilterra", ha concluso il governatore.

Davide Fifaco