L'assessore regionale del Friuli-Venezia Giulia alla Difesa dell'Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile, Fabio Scoccimarro, ha annunciato che "dopo il tavolo convocato presso il mio assessorato lo scorso venerdì e la lettera formale con cui si chiedeva alla società il cronoprogramma della 'fermata' dell'area a caldo della Ferriera di Servola, oggi Acciaierie Arvedi ha presentato la documentazione richiesta comunicando che le procedure cominceranno entro fine febbraio".
Scoccimarro aggiunge: "Adesso gli uffici valuteranno la documentazione e la prossima settimana, come promesso, convocherò per trasparenza una conferenza stampa per spiegare cosa sta per succedere e gli eventuali inconvenienti che potrebbero comportare lo spegnimento di vari impianti". L'assessore regionale inoltre ricorda che "la società si avvale di esperti che già nel 2014 hanno spento la cokeria di Piombino mentre a Trieste questo non avviene da oltre 20 anni".
Nell’area a caldo attualmente sono impiegate 310 persone, i posti spariranno tutti. L’area a freddo, che sempre attualmente occupa 140 persone, assorbirà una parte delle eccedenze, pari a 198 unità, arrivando quindi ad un numero complessivo di occupati di 338 lavoratori. Rimangono invariati i 41 lavoratori della centrale elettrica e i 38 del reparto logistica. In totale, quindi, i dipendenti - che attualmente sono 580 - in base all’accordo dovrebbero scendere a 417. Di conseguenza l’eccedenza è composta da 163 persone.
Per 97 di queste sono previste “soluzioni diverse”. In particolare, una parte verrebbe impiegata nella bonifica dell’area inquinata che richiederà 50 lavoratori (con le caratteristiche professionali adeguate) per un periodo di due anni. Inoltre, ad almeno 66 lavoratori sarà offerta la possibilità “di essere trasferiti in altre aziende terze o in altre sedi del Gruppo Arvedi”, la parte più contestata dell'accordo tra sindacati e proprietà.
Davide Fifaco

Foto: EPA
Foto: EPA