Il deputato di Forza Italia, Roberto Novelli, ha formulato una proposta di legge per una redistribuzione dei contributi regionali del Friuli Venezia Giulia tra le minoranze presenti sul territorio. Una proposta non nuova, che già in passato aveva visto politici appartenenti al partito di Berlusconi proporre simili provvedimenti, che penalizzerebbero la Comunità slovena del FVG. Novelli ha spiegato anche la questione del censimento, molto osteggiato dalla minoranza slovena. Queste le parole del rappresentante di Forza Italia: “non l’ho valutato come dirompente, ma semplicemente come una proposta che credo possa essere anche figlia un po’ dei tempi, perché le cose cambiano, le legislazioni si evolvono, possono anche essere riviste. Alla luce di tutto questo, anche un tabù che fino a ieri sembrava insuperabile, cioè il censimento, che non è un censimento etnico, tant’è che sarebbe un censimento anonimo, va a valutare quale è la reale portata, la reale presenza ed anche la reale collocazione geografica, all’interno del territorio regionale, delle singole minoranze".
Questa proposta, come dicevamo, ovviamente ha suscitato le reazioni dei rappresentanti della comunità slovena, tra le quali quella della senatrice Tatjana Rojc che, ricordando appunto che il censimento è un classico del repertorio di Novelli e di FI, ha precisato: “il censimento di chi vuole dichiararsi appartenente ad una comunità nazionale, significa voler avere una schedatura dei cittadini, cosa che è assolutamente anticostituzionale. Spesso e volentieri si parla di reciprocità. Bene. La Slovenia, la comunità italiana lo sa molto meglio di me, ha tutelato le due minoranze storiche, sia quella ungherese e soprattutto quella italiana, indipendentemente dal numero di cittadini che si definiscono membri della comunità italiana e dovremmo prendere ad esempio proprio questo tipo di tutela, previsto dalla costituzione della Repubblica di Slovenia, che è un grado di tutela assolutamente da riportare ad esempio in Europa”.

Davide Fifaco

Alessandro Martegani

Tatjana Rojc Foto: Primorski dnevnik
Tatjana Rojc Foto: Primorski dnevnik