Foto: Gusti di Frontiera
Foto: Gusti di Frontiera

È terminato il conto alla rovescia per la kermesse enogastronomica più grande del Triveneto, arrivata alla sua diciottesima edizione. Quest’anno in particolare gli occhi saranno ancora più puntati sulla città di Gorizia in vista dell’atteso appuntamento Go!2025, Nova Gorica e Gorizia Capitale europea della Cultura; quindi, la manifestazione sarà un’ulteriore occasione per sfoggiare la storia del territorio, la sua cultura e la gastronomia. Ci sono 341 stand in rappresentanza di oltre 40 Paesi dei 5 Continenti, distribuiti tra strade e piazze della città in 14 Borghi geografici, che sono l’anima del festival.

Foto: Gusti di Frontiera
Foto: Gusti di Frontiera

L’inaugurazione ufficiale è prevista oggi alle 17 nel Parco del Municipio che quest’anno ospita una novità: il nuovo Parco del Gusto dove sarà presente lo slow food con i suoi presidi e le sue attività, ma ci sarà anche l’Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino che accompagnerà i visitatori durante delle degustazioni di vini del territorio transfrontaliero. Nel corso delle quattro giornate sono previsti incontri con esperti del settore enogastronomico e show cooking con rinomati chef locali: si parlerà di cibo biologico e sostenibile, cucine biologiche del Friuli-Venezia Giulia e ci saranno anche diverse degustazioni, a partire dal formaggio Zoff, il prosciutto d’Osvaldo e il celebre granchio blu molto chiacchierato negli ultimi mesi.

Come ogni anno, sarà attivato anche il servizio di bus navetta gratuito, assieme le corse straordinarie dei treni da e per Trieste, Udine, Sacile e Carnia. Una novità invece, è il Treno storico Gusti di Frontiera, che collegherà Trieste, Nova Gorica e Gorizia in un viaggio nel tempo a bordo di carrozze d’epoca, che trasporterà i viaggiatori fino Piazza Transalpina, per farli immergere totalmente nell’anima transfrontaliera della città. L’edizione di quest’anno è piena di sfumature, si passerà dall’enogastronomia, alle iniziative culturali, d’intrattenimento, fino ad arrivare alla musica tipica, creando così un vero mappamondo di sapori.

B.Ž.