Massimiliano Fedriga
Massimiliano Fedriga

“Abbiamo un indice Rt che è sotto l'1, a 0,98, un valore da zona gialla, ma una situazione negli ospedali ancora complessa, e l'incidenza dei positivi su 100 mila abitanti che supera i 250, a 272, un valore che ci fa rimanere in zona rossa”.
Il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga parlando a Radio Punto Zero di Trieste, ha anticipato la conferma della zona rossa per la regione, ma ha anche sottolineato come i dati siano in miglioramento, e ribadito il disaccordo con il parametro dei 250 contagi settimanali su 100 mila abitanti, che, ha detto “è iniquo, perché non è commisurato al numero di tamponi che si fanno e penalizza chi ne fa di più”.
Fedriga, che ha manifestato solidarietà al Ministro della Salute Roberto Speranza per “gli atti intimidatori di cui è stato bersaglio” di recente, ha però ribadito il disaccordo con alcuni aspetti della gestione della pandemia a livello nazionale, in particolare sulle chiusure delle attività commerciali e in generale sui divieti imposti al paese. “Occorre passare dalla stagione dei divieti a quella delle regole – ha spiegato -: ho paura che le misure siano poco efficaci perché la capacità di sopportazione e di seguire da parte dei cittadini sia venuta meno".
Alcuni aspetti sono, ha aggiunto, addirittura un controsenso come il fatto che “non si possa andare a trovare la famiglia in un’altra regione a Pasqua, ma che la si possa, invece, incontrare in un viaggio all'estero”. “Ho avuto modo di parlarne con l’Esecutivo, - ha concluso - ma purtroppo il ministero della Salute ascolta molto poco”.
Gli ultimi dati sui contagi della regione hanno intanto rivelato un deciso calo rispetto allo scorso venerdì: 513 contro i 768 della scorsa settimana, con un livello di ricoveri sostanzialmente stabile anche se alto.
In attesa di verificare le forniture di vaccini, la regione ha intanto annunciato la prossima apertura dalla seconda metà di aprile di nuovi centri vaccinali realizzati nelle palestre a Muggia, Aurisina e Ronchi dei Legionari. Un secondo centro dovrebbe poi essere aperto a Trieste al Molo IV.

Alessandro Martegani