I benzinai di Trieste e Gorizia stanno lanciando vari appelli al Governo italiano dopo che la Slovenia ha riaperto i confini, visto che molti automobilisti stanno approfittando del prezzo favorevole del carburante nei distributori sloveni. Un problema che ha visto scendere in campo anche la politica, con il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, che ha inviato una lettera al presidente del Consiglio italiano, Giuseppe Conte, per chiedere che il governo intervenga a sostegno dell'economia del territorio. "È evidente che la Slovenia ha adottato questa misura per attirare clientela italiana, sottolinea Ziberna, ed ovviamente questo 'escamotage' avrà sicuramente successo e non solo per la vendita di benzina, ma anche per le sigarette ed altri generi".

I benzinai sottolineano invece come siano rimasti aperti anche durante il lockdown per andare in contro alle esigenze degli utenti, spesso con perdite economiche a causa dei pochi litri di carburante erogati quotidianamente e sottolineano come la levata di scudi di molti, che alla chiusura dei confini avevano tuonato contro la Slovenia e promesso di non recarsi più nel vicino Paese, appena hanno avuto la possibilità, si sono invece subito precipitati a fare il pieno, rimanendo peraltro in fila anche per ore, senza tener minimamente conto del fatto che con la tessera regionale, il risparmio calcolato su un serbatoio medio sia di circa 5-6 euro.

Inoltre durante il blocco c'è stata un'impennata di richieste per la tessera regionale, con numerose situazioni in cui i proprietari dei veicoli non hanno utilizzato la tessera per oltre due anni, oppure hanno cambiato mezzo di trasporto senza effettuare il “cambio targa” previsto dalla normativa, a testimonianza della consolidata abitudine al pieno in Slovenia.

I rappresentanti della Federazione Italiana Gestori Impianti Stradali Carburanti hanno chiesto di “fare squadra” ai consumatori regionali, in modo da mantenere in piedi i fatturati e far ripartire l'economia, consumando in regione.
Al Governo italiano si chiede invece di intervenire immediatamente sulla fiscalità della fascia confinaria, per evitare la chiusura di numerose aziende in difficoltà contro la concorrenza slovena.

Davide Fifaco

Foto: EPA
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