Foto: Reuters
Foto: Reuters

Presentata in questi giorni la terza edizione del FVG Pride che dopo una serie di appuntamenti di avvicinamento vedrà la sua apoteosi nella parata finale che si svolgerà sabato 4 settembre tra Gorizia e Nova Gorica. #sconfiniamoidiritti è il motto che gli organizzatori hanno scelto per questa edizione che intende aprire il dialogo sia sulle tematiche emerse in questo periodo di pandemia sia sulle soluzioni concrete.

Una scelta quella di Gorizia che non è piaciuta al suo primo cittadino Rodolfo Ziberna che ha immediatamente tuonato contro la manifestazione, che secondo lui si baserebbe su divisioni incentrate "su preferenze sessuali" e sull’esibizione di quella che lui definisce una "diversità inesistente" che non rappresenterebbe lo spirito della città, dove invece vedrebbe meglio manifestazioni per le politiche del lavoro.

“La precarietà del mondo del lavoro, ora acuita, è una nostra battaglia”, ha chiarito il presidente di FVG Pride OVG Nacho Quintana Vergara che ha detto di accogliere con entusiasmo le dichiarazioni fatte da Ziberna, che si è anche detto contrario alle discriminazioni sulla base dell’identità sessuale, chiedendo la possibilità di un incontro e magari di un patrocinio da parte del suo comune.

A dar man forte al sindaco goriziano ci ha pensato il consigliere regionale leghista Diego De Bernardis che ha dichiarato di ritenere incompatibile un evento di questo tipo con il titolo di Capitale europea della cultura 2025, poiché non esprimerebbe l’identità locale. Una posizione che è stata criticata dalla collega del M5S Ilaria del Zovo che ha affermato che le motivazioni del leghista non seguono nessuna logica e che sono invece solo frutto “del fastidio” che alcune persone provano nei confronti di manifestazioni di questo genere, che invece promuovono l’inclusione sociale e le pari opportunità.

Barbara Costamagna