Foto: EPA
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Una situazione che non ha precedenti, e che richiede un intervento drastico: la siccità, mai registrata a questi livelli nel mese di giugno, sta mettendo in grave difficoltà l’agricoltura in Friuli Venezia Giulia, e la regione ha deciso di intervenire.
In un provvedimento firmato dal governatore Massimiliano Fedriga, l’amministrazione regionale ha dichiarato lo stato di sofferenza idrica su tutto territorio regionale, immediatamente esecutivo, con provvedimenti che riguardano sia l’uso dell’acqua nell’agricoltura sia l’uso domestico.
Il decreto stabilisce una deroga alla norma che prevede un deflusso minimo vitale di acqua all'interno dei fiumi, stabilendo che questa quantità possa giungere, in alcuni casi, anche a un valore pari a zero, consentendo così di continuare ad alimentare il sistema di canali d’irrigazione nella aree di Udine e dell’Isontino.
Sono però previste anche misure per la salvaguardia del pesce presente all'interno dei corsi d'acqua se i livelli dovessero abbassarsi troppo.
Sul fronte domestico, il provvedimento prevede un’amministrazione corretta del flusso proveniente dai pozzi artesiani, solitamente utilizzati a getto continuo, con prelievo d'acqua ai soli fini civili e limitato a 200 litri al giorno per abitante. L'ordinanza invita anche i sindaci ad assumere tutte le opportune ulteriori iniziative per garantire il risparmio idrico, e l'amministrazione regionale effettuerà “una campagna d’informazione e sensibilizzazione rivolta ai cittadini sull'uso accorto e razionale della risorsa idrica e per eliminare ogni fonte di spreco”.
Alessandro Martegani