Foto: Martegani
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Soddisfazione per un bilancio che stanzia sempre più risorse a favore della popolazione, attenzione alla tradizione energetica e alla famiglia, record di turisti nel 2023, ma anche scelte impegnative sulla sanità e molto lavoro a favore della sicurezza dei cittadini.
Sono alcuni degli aspetti messi in luce da Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle regioni, nella tradizionale conferenza stampa di fine anno.

Il Friuli Venezia Giulia è una regione con una stabilità economica che non ha eguali in Italia

Massimiliano Fedriga

Fedriga, aiutato da slides, ha sciorinato tutti i risultati raggiunti dalla sua giunta nel 2023 e gli obiettivi per l’anno che sta per iniziare, dando grande rilevanza all’ultimo bilancio regionale, che stanzia risorse per 5,7 miliardi, 600 milioni in più dello scorso anno, tutto questo a fronte di periodi non facili: “Solo le nostre scelte hanno permesso di aumentare le entrate e di fare del Friuli Venezia Giulia una regione con una stabilità economica che non ha eguali in Italia", ha detto.
Molte risorse ad esempio sono state destinate alla transizione energetica, con i finanziamenti per l’acquisto di pannelli fotovoltaici per gli enti e i privati. “Un aiuto concreto per le famiglie – ha detto - verso la stabilità economica, proprio nell'epoca del rincaro dell'energia”. “Chi si erge ad ambientalista convinto facendo solo manifestazioni – ha aggiunto - dovrebbe guardare a questi risultati e all'aumento degli abbonamenti al trasporto pubblico, realtà che contribuiscono concretamente alla difesa dell’ambiente”.
Fedriga ha sottolineato come, in un anno in cui le presenze turistiche sono risultate in calo in Italia, la Regione abbia invece aumentato il numero di visitatori, rompendo il tetto dei 10 milioni di presenze.

Foto: Martegani
Foto: Martegani

Altro capitolo fondamentale è stato quello della sanità che, ha sottolineato il governatore, non potrà più essere come quella di 40 anni fa, perché la popolazione è radicalmente cambiata, si fanno meno figli e c’è una maggiore attesa di vita: “Non ci saranno tagli, ma vanno prese decisioni – ha spiegato -, bisogna fare delle scelte, evitare i doppioni, ed evitare anche - ha detto rivolto all’opposizione - di fare propaganda sulla salute: non si può usare la compiacenza per guadagnare dei voti”.
Fedriga ha anche toccato il tema delle riforme, ribadendo di essere favorevole a una norma che consenta più di due mandati per i governatori: “Noi stiamo ragionando all'interno della coalizione su questa ipotesi, che non riguarda soltanto la regione, ma riguarda anche i comuni. Credo sia necessario fare una riflessione sul fatto che le uniche due cariche elette direttamente dai cittadini, parlo di cariche monocratiche che sono presenti in Regione come il sindaco e il presidente di regione, siano anche le uniche due che hanno limiti di mandato, lo trovo un fatto particolare in un sistema Democratico, Io penso che sia giusto dare la precedenza ai cittadini che dovrebbero poter confermare, o non confermare, un sindaco o un presidente. È un passaggio fondamentale per rafforzare il sistema democratico del nostro paese”.

Massimiliano Fedriga (Foto: ARC)
Massimiliano Fedriga (Foto: ARC)

Fedriga, ha poi affrontato il tema delle tensioni internazionali che hanno un impatto anche sulla regione, sia dal punto di vista economico, come nel caso del blocco del canale di Suez, sia per le possibili infiltrazioni terroristiche che hanno portato al ripristino dei controlli ai confini. “I controlli sono un sacrificio che facciamo, e fa la Slovenia, ma un sacrificio utile in questo momento. Parlo di sacrificio utile perché le tensioni che ci sono, soprattutto nell'area geografica del Medio Oriente, testimoniano quanto il rischio di infiltrazioni di estremismo all'interno dell’Europa, non soltanto all'interno del Friuli Venezia Giulia e dell'Italia, sia persistente ed esistente, Su questo dobbiamo usare la massima precauzione. Oltretutto è aumentata moltissimo l'intercettazione di passeur, professionisti del traffico di esseri umani che dobbiamo combattere. Al momento – ha concluso - è difficile prefigurare quanto dureranno, perché purtroppo non possiamo prevedere come si può evolvere la situazione in Medio Oriente e non solo”.

Alessandro Martegani