Borut Pahor e Sergio Mattarella renderanno omaggio alla Foiba e al monumento di Basovizza dedicato ai quattro antifascisti fucilati nel 1930 dal tribunale speciale fascista.
La conferma sull’agenda del 13 luglio, giornata che vedrà a Trieste la presenza dei Presidenti di Slovenia e Italia in occasione della restituzione alla Comunità linguistica del Narodni Dom, è giunta dopo un incontro avvenuto venerdì al consolato sloveno di Trieste fra il Console Vojko Volk, l’Ambasciatore Tomaž Kunstelj, e i rappresentanti della comunità slovena, la Presidente dell'Associazione culturale economica slovena (SKGZ) Ksenija Dobrila e il presidente della Confederazione delle Organizzazioni Slovene (SSO) Walter Bandelj.
Dai due diplomatici è giunta la conferma che i due Presidenti renderanno omaggio ad entrambi i monumenti, un atto di riconciliazione che in queste settimane era stato posto in primo piano a Trieste, con la richiesta da parte delle organizzazioni degli esuli di un omaggio alla Foiba, e la proposta da parte della comunità slovena di una presenza anche al monumento ai fucilati antifascisti di Basovizza.
Sul tema non erano mancate le divisioni, anche all’interno degli stessi schieramenti, sull’opportunità di una visita dei presidenti in uno o nell’altro luogo, e l’impressione è che la decisione sia stata presa a livello governativo, senza coinvolgere né le organizzazioni né le istituzioni locali, proprio per evitare ulteriori polemiche, strumentalizzazioni e scontri su un tema delicato, in una giornata che ricorda il centenario dall’incendio del Narodni dom, e che aveva già scaldato gli animi in città.
La stessa nota diffusa dopo l’incontro, al quale erano presenti anche Maja Tenze del Partito Democratico e Igor Gabrovec dell’Unione slovena, e riportata anche da quoitidiano Primorski dnevnik, afferma che le organizzazioni sono state “informate della decisione”.
Le organizzazioni della comunità slovena in ogni caso hanno “espresso sostegno all'azione di riconciliazione dei Presidenti delle due Repubbliche in entrambi i luoghi della memoria”. L’SKGZ, ha espresso rammarico per il fatto che in queste giornate si parli più della visita a Basovizza rispetto al centenario dell'incendio del Narodni dom, evento principale del 13 luglio, e auspicato che nel corso della visita ci sia una condanna dei crimini fascisti e un riferimento ai risultati dello studio del gruppo di storici italo sloveno. Anche l’SSO ha espresso soddisfazione per come si sta sviluppando la vicenda, sottolineando come la visita ai due monumenti possa aprire una pagina nuova nei rapporti fra i due paesi e soprattutto fra le componenti della città di Trieste.
A riguardo il Presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul, ha espresso soddisfazione per come si sta evolvendo la situazione, augurandosi che il gesto di riconciliazione possa avvenire.
Il programma della giornata sarà però reso noto solo il giorno prima o pochi giorni prima la visita, e le due cerimonie dovrebbero essere strettamente riservate, con la presenza dei due presidenti, degli staff e di poche altre personalità.


L'annuncio non ha mancato di provocare reazioni a Trieste, dove l'Unione degli istriani, ricordando che l'appello per un omaggio congiunto alla Foiba di Basovizza dei due Presidenti era stata chiesta dalla stessa organizzazione "già cinque mesi fa", ha definito la notizia "positiva ed importante, anche se disturbata dalla capricciosa pretesa della tappa al Memoriale dei 4 attentatori slavi, fucilati nel 1930".
L'organizzazione sulla pagina Facebook rileva come in Slovenia "buona parte dell'opinione pubblica abbia manifestato contrarietà" alla visita alla Foiba, e definisce "una insolente ed inaccettabile imposizione" la notizia pubblicata dal Primorski dnevnik, secondo cui "la SKGZ non si accontenterebbe di un omaggio silenzioso da parte del Capo dello Stato italiano al Monumento dei fucilati, mentre vorrebbe un esplicito ed inequivocabile intervento di Mattarella, ovviamente finalizzato alla riabilitazione dei 4 condannati a morte, in modo che tutti debbano dal giorno dopo onorarli come eroi".


Alessandro Martegani

Foto: BoBo/MMC RTVSLO
Foto: BoBo/MMC RTVSLO