Non si placa a Trieste la polemica sui volantini distribuiti durante la proiezione del film "Red Land" agli studenti. Il confronto, anche fisico secondo alcuni, si è trasferito in Consiglio comunale, contanto di sospensione della seduta. Adesso è l'opposizione ad alzare la voce.

A chiedere le dimissioni immediate dell'assessora all'Educazione Laura Brandi sono stati in una nota il PD, Open Fvg e Cittadini a causa della lite scoppiata tra la forzista e la dem Laura Famulari alla fine dell'ultima seduta del consiglio comunale a margine della discussione nata a causa della mozione presentata da Forza Italia che chiedeva la condanna del volantino distribuito nella mattinata della stessa giornata prima della proiezione del film "Red Land" per un gruppo di scolaresche. La Brandi avrebbe spintonato la collega dopo averla invitata ad uscire dall'aula, e sarebbe stata bloccata solo grazie all'intervento di un gruppo di consiglieri.

Una vera e propria aggressione fisica secondo i firmatari della nota, che denunciano anche un clima invivibile all'interno del consiglio che ormai da alcune settimane, dopo le dimissioni di Marco Gabrielli dalla sua guida, si riunisce senza un presidente, anche per i continui rinvii dell'elezione di un nuovo presidente. Una situazione di interregno che non piace neanche al pentastellato Paolo Menis che ha definito lo stato delle cose allucinante, visto che si tratta della quarta volta che si rimanda la nomina. "Questo incidente si colloca all'interno di un clima di ostilità e intolleranza crescenti, che alimentano prevaricazione e mancanza di rispetto e rendono sempre più difficile ai consiglieri d'opposizione esercitare il proprio ruolo di controllo e di indirizzo nel massimo organo di rappresentanza della città, il cui funzionamento è al momento peraltro garantito dal vicepresidente Igor Svab - conclude la nota - un consigliere del gruppo del Partito Democratico".

Barbara Costamagna

Foto: EPA
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