Foto: Reuters
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La curva dell'Udinese dopo quanto accaduto sabato, si trova al centro di un caso internazionale. Gli insulti al portiere del Milan, chiamato "scimmia" ed al quale sarebbero stati mimati i versi di un primate hanno sollevato lo sdegno non solo in Italia ma a livello internazionale. Secondo la procura udinese i responsabili sarebbero circoscrivibili a 3-4 persone; con le telecamere presenti alla Dacia Arena si stanno analizzando i labiali ed i gesti. Le prime indagini confermerebbero che non si tratterebbe di più di tre, quattro persone.

Versione sostenuta anche da alcuni steward presenti allo stadio, proprio nella curva degli ultras friulani, che negano assolutamente cori organizzati indirizzati contro l'estremo difensore rossonero ed anzi spiegano che al momento non avevano nemmeno capito i motivi dell’interruzione del match finché non sono arrivate le comunicazioni tramite gli altoparlanti.
Intanto si è già mossa la giustizia sportiva con gli ispettori della Figc che hanno inviato tutto il materiale al giudice per le eventuali sanzioni (supplemento di indagine o direttamente la chiusura della curva).

Anche le istituzioni hanno commentato quanto accaduto. Il sindaco di Udine, Alberto Felice De Toni, assicura di aver invitato "personalmente Maignan a Udine per realizzare insieme iniziative concrete dedicate ai più giovani, con il supporto di Fondazione Milan". "Proporrò al Consiglio comunale - afferma il primo cittadino - di conferirgli in quell'occasione anche la cittadinanza onoraria". Mentre il vicepremier, Matteo Salvini, definisce "vergognosi" i cori. "Spero che il 2024 porti una nuova cultura e un nuovo spirito sportivo negli stadi" conclude il ministro delle infrastrutture e trasporti.

Anche il Presidente del Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, è intervenuto, dicendo: "Ogni forma di razzismo va assolutamente condannata con risolutezza e fermezza. Quanto accaduto, in un momento durante il quale dovrebbero regnare il fairplay, il rispetto reciproco e la correttezza è un fatto grave sul quale dovrà essere fatta chiarezza. Bisogna però tracciare una netta distinzione tra un piccolo gruppo isolato, il quale si è reso responsabile di quel gesto ingiustificabile, e i tifosi del Friuli-Venezia Giulia di ogni specialità, che si sono sempre identificati nei valori dello sport, così come l'Udinese Calcio che di tali valori è sempre stato esempio virtuoso". Il governatore aggiunge: "Trovo scorretti i commenti che leggo in queste ore, anche da parte di esponenti politici che stanno descrivendo il Friuli-Venezia Giulia in maniera inaccettabile. Non solo dipingere come razzisti gli abitanti di questa regione è sbagliato, ma soprattutto è falso".

Davide Fifaco