Alcune centinaia di persone, con una candela accesa, incamminate in silenzio verso la Risiera di San Sabba, l'unico campo di sterminio in Italia.
Iieri, in vista della Giornata della memoria, che ogni anno, il 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, ricorda la Shoah, l'Associazione nazionale partigiani di Trieste e l'Associazione nazionale ex deportati, hanno organizzato la tradizionale fiaccolata.
Dopo il ritrovo presso lo stadio, 200 persone hanno raggiunto in silenzio la Risiera di San Sabba dove si è esibito il "Coro Partigiano Triestino Pinko Tomažič". L'edizione di quest'anno della marcia è però stata segnata da un'aperta presa di distanze di Anpi e Aned dal comune Trieste: le associazioni hanno infatti deciso di deporre al termine della fiaccolata, e non nel corso della cerimonia principale con le altre istituzioni, la corona di fiori alla Risiera, proprio per marcare la distanza dall'attuale maggioranza di centro destra in consiglio comunale, accusata di essere troppo vicina a movimenti che negano i principi base della Costituzione, come l'antifascismo e la solidarietà, come ha detto Renato Kneipp, vicesegretario regionale dell'Anpi: "Quello che sta facendo questa amministrazione comunale non è assolutamente coerente rispetto al ricordo e alla memoria di questa giornata. Non si può essere aperti verso gli altri solo in queste giornate, come il 27 gennaio o il 25 aprile, giornate importanti per la democrazia della nostra Repubblica, bisogna esserlo sempre, mentre questa amministrazione in questo periodo ha dimostrato invece una chiusura, quindi una disponibilità al dialogo, ad accogliere e a essere quindi aperta alla convivenza e alla solidarietà, soprattutto nei confronti di chi ha bisogno."

Alessandro Martegani

Foto: EPA
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