Foto: ACON
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Le celebrazioni della Giornata della Memoria hanno avuto una coda al Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, che in apertura di una delle ultime sedute della consiliatura, le elezioni si terranno a inizio aprile, ha dedicato l’avvio dei lavori al ricordo delle vittime della Shoah, leggendo un messaggio della senatrice a vita, e testimone diretta dello sterminio del popolo ebraico, Liliana Segre.

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Il testo della senatrice a vita è stato letto in aula dal presidente Piero Mauro Zanin, prima del minuto di raccoglimento in ricordo delle vittime. “Ha sempre rappresentato uno choc – ha scritto la senatrice - verificare sulla nostra pelle che i più zelanti tra i nostri aguzzini erano, prima ancora dei nazisti, proprio gli italiani, i fascisti italiani".
Segre ha poi fatto riferimento diretto al Friuli Venezia Giulia, ricordando che Trieste, città “di grandi tradizioni”, è stata purtroppo anche “un territorio in cui fu installata la Risiera di San Sabba, unico campo di sterminio nazista in Italia” e “che ospitò il terribile discorso con cui Mussolini il 18 settembre 1938 volle annunciare l'avvenuta promulgazione delle leggi razziste”. “Per me fu un trauma - ha scritto ancora Liliana Segre - realizzare che ero stata espulsa dalla scuola. Perché? Che cosa avevo fatto?".
Per questo, ha aggiunto, la sua missione è quella “testimoniare e contribuire a costruire una memoria collettiva salda e civile, indispensabile a contrastare ignavia e indifferenza che sempre sono dietro le pagine più nere dell'umanità”.
La senatrice ha poi voluto ricordare la sua visita alla Foiba di Basovizza, “perché per me – ha aggiunto, a una settimana dal Giorno del Ricordo, delle vittime delle Foibe e dell’Esodo - la condanna senza requie di nazismo e fascismo non va mai disgiunta dalla coltivazione di una memoria critica di tutti gli orrori del Novecento".

Alessandro Martegani