Tiziana Gibelli (Foto: ARC)
Tiziana Gibelli (Foto: ARC)

La maggioranza in Consiglio Regionale fa quadrato attorno all’assessora alla cultura Tiziana Gibelli nella vicenda dell’esclusione della casa editrice Kappa Vu dallo stand del Friuli Venezia Giulia al Salone del libro di Torino.
Il tema era già stato oggetto di un’interrogazione lo scorso ottobre, quando il consigliere di Open FVG Furio Honsell aveva definito “inaccettabile” la posizione dell’esponente della giunta Fedriga, che aveva deciso di escludere la casa editrice (nota per la pubblicazione di opere storiche ma anche di tema linguistico), per alcune pubblicazioni che tendono rileggere, se non a ridurre, il fenomeno delle Foibe, definendo la stessa Kappa Vu “ladra di verità”.
Dopo la risposta dell’assessora, alcuni consiglieri di opposizione avevano deciso di presentare una mozione, firmata dallo stesso Honsell e da esponenti di PD, M5S, Cittadini e Patto per l’Autonomia, per chiedere al Presidente della Regione di censurare il comportamento dell’assessora Gibelli: una sorta di una mozione di sfiducia.
Nella discussione in aula i consiglieri di opposizione hanno ribadito la reputazione di casa editrice di qualità di cui gode la Kappa Vu, ma soprattutto come non spetti alla giunta decidere quali case editrici siano o meno degne di avere uno spazio nello stand Friuli Venezia Giulia, e accusato l’assessore Gibelli di aver fatto delle affermazioni gravissime, del tutto personali e basate solamente su alcuni dei titoli presenti in catalogo.
La mozione di censura, che se fosse stata approvata avrebbe portato alle dimissioni dell’assessora, non ha però “nulla a che fare – hanno specificato i consiglieri di opposizione nei vari interventi - con la questione delle Foibe, ma punta a censurare un comportamento considerato inaccettabile”. Gli stessi toni usati da Tiziana Gibelli, assessora considerata comunque competente e solitamente disposta al dialogo nei confronti dell’opposizione, sono stati definiti “uno scivolone”.
Ben diversa la posizione del centro destra che ha invece sottolineato come in più occasioni le opere pubblicate dalla casa editrice fossero in contrasto con gli sforzi della regione per far conoscere la tragedia delle Foibe e proponessero tesi riduzioniste. Nessuno, è stata detto, ha fra l’altro impedito alla Kappa Vu di andare il Salone del libro, ma solo da avere uno spazio all’interno delle strutture ufficiali della regione. “Noi non censuriamo nessuno – ha detto il Presidente della giunta Massimiliano Fedriga - abbiamo solo affermato con determinazione che le tesi che offendono la memoria della sofferenza delle genti di questa terra non possono essere abbinate in alcun modo all'immagine istituzionale della Regione".
Una linea che alla fine è risulta maggioritaria all’interno dall’aula che, dopo un lungo dibattito, ha confermato la fiducia all’assessora alla cultura e respinto la mozione con 27 voti contrari, e 19 favorevoli.

Alessandro Martegani