Come a Trieste, anche a Muggia una data certa, o almeno indicativa, per le elezioni di primavera ancora non c’è: la pandemia rischia di far slittare tutto, ma le forze politiche si stanno già muovendo per identificare soprattutto i candidati per guidare la futura giunta comunale.
La situazione però al momento è tutt’altro che chiara, e dipende da una parte dagli equilibri che verranno trovati nelle altre sfide nell’ex provincia di Trieste, dall’altra da come si evolverà la situazione nazionale.
Partiamo dalla sindaca uscente, Laura Marzi, alla guida una coalizione di centro sinistra, che si è ricandidata, ma che, perlomeno al primo turno, non avrà l’appoggio della forza più consistente della sua maggioranza, il Partito democratico.
Il Pd ha deciso di sganciarsi per sostenere l’attuale vicepresidente della giunta comunale Francesco Bussani. Un passo che non ha certo contribuito al buon clima nel centrosinistra, con Open FVG, che invece ritiene la sindaca il candidato naturale per il centro sinistra.
A riguardo il Pd di Muggia ha fatto sapere di aver deciso di trovare una candidatura alternativa dopo aver avviato delle consultazioni tra i propri iscritti, ma si è detto “disponibile a far valutare agli elettori di centro-sinistra quale sia la migliore soluzione per guidare alle elezioni 2021 una coalizione necessariamente più ampia di quella uscente”, non escludendo delle primarie, che però non sarebbero gradite a Open FVG.
Dall’altra parte si sta ancora valutando: anche in una recente riunione sulle elezioni di Muggia non c’è stata un’indicazione precisa, anche se la Lega ha ribadito la disponibilità a candidare il vicensindaco di Trieste Paolo Polidori, ma la scelta andrà fatta alla luce di un riequilibrio generale nelle varie amministrazioni guidate dal centro destra nell’area di Trieste, che potrebbero non vedere nemmeno un candidato sindaco di Fratelli d’Italia, che però chiederebbe più spazio in giunta in caso di vittoria a Trieste.
Muggia poi è storicamente una piazza difficile per il centro destra, e c’è da valutare se impiegare o meno un candidato “forte” con il rischio di bruciarlo. Anche per questo nel centro destra, pur con il nome di Polidori sul tavolo, l’unico finora ipotizzato, tutti, anche alla luce delle divisioni a sinistra, sembrano voler prendere tempo, e non sono previste svolte a breve.

Alessandro Martegani