Foto: Martegani
Foto: Martegani

La voglia di ragionare sul futuro del giornalismo e della libertà di stampa, di sviluppare contatti e reti fra iniziative analoghe, di proporre temi che aiutino a comprendere un settore tanto cruciale quanto discusso come l’informazione, ma anche la consapevolezza del valore dell’attività dei volontari, del territorio di Ronchi e l’impegno di far crescere l’eredità lasciata da Cristina Visintini.
È questo lo spirito con cui l’associazione Leali delle Notizie sta per affrontare la nona edizione del Festival del Giornalismo, un’iniziativa cresciuta in questi nove anni e divenuta uno degli eventi di riferimento a livello nazionale sui temi del buon giornalismo e dell’informazione.
L’edizione 2023 è stata presentata questa mattina, nella sala comunale di Ronchi dei legionari. Il programma è intenso e articolato in due fasi: al Festival del Giornalismo vero e proprio, in programma dal 13 al 18 giugno, si aggiunge infatti “Aspettando il Festival”, dal 28 maggio al 4 giugno, con incontri che si terranno nei comuni vicini che hanno deciso di partecipare.
Agli incontri si uniscono iniziative collaterali come mostre e spettacoli, e anche la sesta edizione del Premio Leali delle Notizie in memoria di Daphne Caruana Galizia e la seconda edizione del Premio Leali Young in memoria di Cristina Visintini, ideatrice, accanto all’attuale presidente Luca Perrino, del Festival, e scomparsa tre anni fa.
Il Festival porterà a Ronchi nomi importanti, ma più che sui nomi, ha detto Perrino, l’organizzazione punta come sempre sui contenuti: “I nomi spiega - sono il richiamo per il pubblico, ma è importante soprattutto lo spessore degli argomenti che vengono portati avanti, anche da giovani giornalisti, non sempre alle prime armi, ma comunque già con una piccola esperienza alle spalle, che possono dire qualcosa di bello, di nuovo, e di significativo a chi viene ad assistere a un festival del giornalismo”.

Luca Perrino (Foto: Martegani)
Luca Perrino (Foto: Martegani)

In meno di 10 anni il festival è cresciuto molto, e il successo di Leali delle notizie, che organizza nel corso dell’anno anche altre iniziative dedicate alla libertà di stampa, come la posa delle “Panchine della libertà” o la “Passeggiata della libertà, è “dovuto – ha spiegato Perrino - innanzitutto alla passione con il quale il Festival viene costruito, alla squadra di lavoro, nella quale ognuno porta un piccolo tassello all'interno di più vasto mosaico, e lo porta con passione e determinazione”. “L'aver costruito poi una struttura, anche giuridica, più importante, ci ha permesso di attingere ai finanziamenti dei bandi, e ha consentito di proporre degli argomenti e dei programmi più sostanziosi, ma alla base ci sono la passione e la volontà di fare qualcosa di bello”. “Dal 2015 ad oggi siano riusciti a mettere in piedi una serie d'iniziative culturali nel corso dell'anno, che fanno dell'associazione un punto di riferimento e parte di una rete. Siamo anche riusciti a creare occupazione e indotto sul territorio”.
I numeri sono importanti: il programma prevede 68 incontri e 38 panel, con 195 ospiti, accanto a 15 presentazioni editoriali, otto fra mostre, spettacoli e proiezioni, quattro masterclass, i due premi giornalistici, e l’inaugurazione di una panchina
La nona edizione del Festival del Giornalismo di Leali delle Notizie, si svolgerà interamente a Ronchi dei Legionari e sarà un’edizione diffusa in città, con incontri ed eventi nel palatenda di piazzale Martiri delle Foibe e nel giardino di piazzetta dell’Emigrante, ma anche nella sede di Leali delle Notizie, nella piazzetta Francesco Giuseppe I, nell’auditorium comunale “Casa della Cultura”, nella saletta di ISA Ambiente e a Villa Vicentini Miniussi.

Alessandro Martegani