Foto: MMC RTV SLO
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Lo scorso giovedì alcuni media locali avevano riportato la notizia di un controllo effettuato dalla Polizia Municipale al Centro culturale islamico Darus Salam di Monfalcone, che secondo la ricostruzione fornita dal presidente onorario dell’associazione Bou Konate sarebbe stata attuata senza un mandato e avrebbe portato all’identificazione di insegnanti e bambini che stavano partecipando al dopo scuola gestito dal Centro.

Un intervento considerato “grave” da parte della locale comunità islamica, ma anche da parte di alcuni cittadini e rappresentanti politici, tanto che l’accaduto è giunto sino alle aule parlamentari con un’interpellanza presentata ieri alla Camera dal deputato dell’Alleanza Verdi e Sinistra Nicola Fratoianni, che ha chiesto al ministro degli Interni Matteo Piantedosi di chiarire le motivazioni e le modalità con cui la Polizia locale di Monfalcone avrebbe effettuato questo tipo di operazione, che visto il tipo di attività svolta in quel momento nel Centro risulterebbe totalmente immotivata e intimidatoria.

Pronta la risposta della sindaca di Monfalcone Anna Cisint, che ha voluto la temporanea sospensione del culto nei due centri islamici locali, che si è detta “sconcertata per le falsità diffuse dalla sinistra e dagli esponenti della comunità islamica”, annunciando nuovi provvedimenti volti, secondo lei, a garantire “il principio di legalità e il rispetto verso le Istituzioni” sul territorio comunale.

Barbara Costamagna