Ha sconvolto il piccolo paese di Rupinpiccolo, sul carso triestino, l’aggressione a scopo di rapina ai danni di Fabio Galgaro, imprenditore di 66 anni colpito al collo da un proiettile e ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Cattinara.
L'imprenditore, che opera nel campo della nautica di lusso e della ristorazione ed è anche consigliere circoscrizionale di Fratelli d’Italia, stava scendendo dall'auto ieri sera, nei pressi della sua abitazione, quando è stato bloccato da un rapinatore che lo ha avvicinato alle spalle intimandogli di consegnargli i soldi e anche un Rolex che portava al polso. Galgaro però ha reagito, lanciandogli contro anche il proprio telefono, e l’aggressore ha sparato due colpi: uno ha raggiunto l’aggredito, ferendolo gravemente.

Fabio Galgaro
Fabio Galgaro

Prima di darsi alla fuga, il rapinatore ha preso l’orologio e il denaro della vittima a terra.
Gli spari hanno richiamato l’attenzione degli abitanti che hanno allertato l’ambulanza, che ha prestato le prime cure e trasportato in ospedale Galgaro: è stato lo stesso imprenditore a fornire il racconto dell’accaduto alla polizia e sarà risentito non appena le sue condizioni lo consentiranno. Questa mattina l’azienda sanitaria ha comunicato che le sue condizioni sono in lieve miglioramento.
Il rapinatore, che potrebbe anche aver avuto dei complici, è attualmente ricercato. Sull'episodio indaga la Squadra Mobile della Questura di Trieste, giunta sul posto assieme alla Polizia scientifica per i rilievi.
Sull’episodio è intervenuto l’assessore regionale alla Difesa dell'Ambiente, ed esponente di Fratelli d’Italia, Fabio Scoccimarro: "Sono esterrefatto - ha detto - per quanto avvenuto all'amico Fabio Galgaro, un imprenditore che ama e continua a investire nella nostra città. Sono vicino a lui e ai suoi famigliari, con la speranza che riesca a riprendersi presto. Mi auguro che le forze dell'ordine riescano a fermare presto questi ignobili, vigliacchi, malviventi e consegnarli alla giustizia che meritano”.

Il consigliere regionale della Lega Giuseppe Ghersinich, ha chiesto invece di "implementare i sistemi di videosorveglianza all'ingresso dei paesi e favorire, anche attraverso protocolli d'intesa fra amministrazioni comunali, la formazione di gruppi di controllo di vicinato per rafforzare l'efficacia dei servizi sul territorio". "Complice l'apertura dei confini di Stato con la ex Jugoslavia (oggi Slovenia) - ha aggiunto - e l'immigrazione senza regole, il territorio provinciale di Trieste non č piů un'isola felice. L'assenza dei controlli ai valichi ha aperto molteplici possibilitŕ di fuga ai criminali che, bypassando la grande viabilitŕ e la provinciale, preferiscono attraversare le stazioni confinarie, principali o secondarie, per dileguarsi senza lasciare tracce".

Alessandro Martegani