Roberto Dipiazza
Roberto Dipiazza

Continua a rimanere in primo piano il caso scatenato dalle dichiarazioni del sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, sulle denunce per molestie seguite all’adunata degli Alpini a Rimini.
Alla domanda su cosa ne pensasse, posta durante una trasmissione dell’emittente Telequattro, il sindaco aveva minimizzato l’accaduto: “Quando vediamo passare una bella ragazza, cosa pensiamo? Siamo maschi” aveva detto, attaccando anche l'associazione “NonUnaDiMeno”, che aveva denunciato gli episodi, definendola “gentaglia”. Parole che ripropongono lo stereotipo dell’uomo “cacciatore” con una sorta di diritto di natura di fare apprezzamenti sulle donne, e che avevano scatenato le reazioni dell’opposizione, ma creato imbarazzo anche nel centro destra.
Fra i più duri con il sindaco c’è Francesco Russo, vicepresidente del Consiglio regionale e consigliere comunale del Pd, che ha chiesto scusa “a nome di tutti i triestini, visto che – ha aggiunto - Roberto Dipiazza non lo farà”. “Non sa di cosa parla – ha aggiunto - e, purtroppo, non è la prima volta che accade. Essere toccata e palpeggiata da uno sconosciuto non è un apprezzamento o qualcosa per cui una donna dovrebbe sentirsi lusingata, e tantomeno un sindaco può apostrofare come “gentaglia” l’associazione che lavora quotidianamente per proteggere le vittime di violenza sessuale”.

Sulla stessa, linea la capogruppo del Pd alla camera Debora Serracchiani: “La violenza è violenza - ha detto -, e le donne si rispettano e non si colpiscono mai, neppure con le parole. La cultura civile e il rispetto servono a questo, a non "fare apprezzamenti", né fischi o altre amenità”.
“Il sindaco Dipiazza con le sue parole fa un pessimo servizio agli Alpini – ha aggiunto, la senatrice del Pd Tatjana Rojc - e vorrei dire anche agli uomini, che per fortuna in grandissima parte non sono come li descrive il Sindaco, che essere persone civili e rispettose significa contenere gli istinti e anche le parole, non certo giustificare il maschilismo becero o peggio”.
Critiche arrivano però anche da destra: Elio Vito, deputato di Forza Italia, ha detto di provare “imbarazzo e tristezza” per le parole del sindaco e, ha aggiunto, “per un partito dove nessuno prende le distanze da queste vergognose dichiarazioni”.

Alessandro Martegani