Foto: Antonio Saccone
Foto: Antonio Saccone

Per il Comune si può giocare, ma per la società no: alla fine la Triestina ha deciso di ascoltare i propri esperti e di traferirsi nuovamente in quel di Fontanafredda per disputare la gara casalinga contro il Lumezzane in programma il prossimo 14 ottobre.
A comunicarlo è stato lo stesso Presidente dell’Unione, Ben Rosenzweig: la Lega Pro in effetti avrebbe dato via libera, ma lasciando alla squadra la facoltà di decidere se il manto erboso fosse o meno pronto per 90 minuti di partita.

Se la Lega dice che abbiamo la scelta, allora noi scegliamo di non giocare, perché nessuno di voi giocherebbe su un campo del genere.

Ben Rosenzweig

“Il campo non è ancora pronto – ha detto il numero uno della società – e pensiamo sia meglio posticipare per non mettere a rischio l'incolumità dei giocatori”. “Se la Lega dice che abbiamo la scelta, allora noi scegliamo di non giocare, perché nessuno di voi giocherebbe su un campo del genere”.
La questione però è tutt’altro che chiusa, anche perché il presidente alabardato, scusandosi con i tifosi, ha nuovamente tirato in ballo il Comune di Trieste, ricordando come ogni partita fuori casa costi circa 100 mila euro alla squadra, “mentre il Comune non ci rimette un euro”. Rosenzweig ha anche chiesto di formare una commissione con Regione, Comune e le forze politiche per valutare responsabilità e dare una versione unica della vicenda.

Nelle prossime ore Rosenzweig incontrerà il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga: “Siamo in contatto costante, lui è un 'problem solver' - ha detto - e vedremo nei prossimi giorni quali soluzioni saprà trovare”, soprattutto per quanto concerne i concerti di giugno di Ultimo e Max Pezzali, potenzialmente sovrapposti ai play-off della Triestina.

Siamo in democrazia: ognuno può fare le sue affermazioni.

Roberto Dipiazza

Da piazza Unità non giungono però segnali di collaborazione: dopo l’assessora Elisa Lodi, nuova responsabile degli impianti sportivi, che si era detta stupita dalla reazione della squadra, anche il sindaco, Roberto Dipiazza, come riportato dalla testata online Trieste Prima, ha tagliato corto: “La Triestina - ha detto - deve decidere se vogliono giocare tra nove giorni o se vogliono aspettare il Vicenza: adesso è un problema loro. Siamo in democrazia – ha aggiunto riguardo i commenti del presidente della squadra - e ognuno può fare le sue affermazioni”.

Anche i tifosi però sono sul piede di guerra e hanno già annunciato una manifestazione di fronte alla sede del Comune, lunedì prossimo, in occasione della riunione del Consiglio Comunale.

Alessandro Martegani