Foto: Guardia di Finanza
Foto: Guardia di Finanza

Oltre 60 agenti della Guardia di Finanza sono stati impegnati dalle prime ore di questa mattina in un’operazione che ha smantellato una vasta rete di spaccio di cocaina fra Colombia ed Europa.
Le indagini del Nucleo PEF Guardia di Finanza di Trieste con la guida ed il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo giuliano, erano partite dopo l’estradizione negli Stati Uniti di Dario Antonio Usuga David, noto come “Otoniel”, capo del “Clan del Golfo”, temuta e potente organizzazione criminale di narcos colombiani, e si erano protratte per più di un anno in cooperazione con la Magistratura e la Polizia colombiane, e l’Agenzia statunitense Homeland Security Investigations.
Nel corso dell’inchiesta sono state effettuate molte consegne controllate, con agenti sotto copertura che hanno consentito di sequestrare oltre quattro tonnellate di cocaina, uno dei più grossi quantitativi mai fermati in Europa, con un valore sul mercato di 240 milioni di euro. Sequestrati anche veicoli e quasi due milioni di euro in contanti.
La raccolta delle prove, e il sequestro dei 4.300 chili di cocaina, è stata resa possibile anche attraverso 19 “consegne controllate” consecutive, messe a segno fra maggio 2021 ed il maggio 2022, e che hanno permesso di identificare importanti mediatori nel sistema del narcotraffico mondiale e i vettori che operavano in Europa.
Le indagini, sviluppate anche infiltrando nella rete agenti “sotto copertura” che fingevano di gestire la parte logistica dei traffici, hanno consentito di ricostruire la fitta rete di rapporti tra i produttori di cocaina sudamericani e gli acquirenti sul territorio europeo: in Italia sono stati accertati collegamenti con organizzazioni criminali in Veneto, Lombardia, Lazio e Calabria.
38 le persone contro cui è stato emanato un ordine di arresto in Italia, Slovenia, Croazia, Bulgaria, Olanda e Colombia, tutte accusate di traffico internazionale di stupefacenti.

Alessandro Martegani