Foto: Ivana Zajc
Foto: Ivana Zajc

Alla fine, il bilancio, è passato, ma quello che l’amministrazione di Gorizia guidata da Rodolfo Ziberna ha davanti non si prefigura come un anno tranquillo.
I toni e la durezza del confronto all’interno del Consiglio comunale del capoluogo isontino sembrano già da campagna elettorale, nonostante manchi un anno al rinnovo dell’amministrazione, sempre che la situazione non precipiti prima.
Uno scenario a cui l’amministrazione è andata molto vicino nell’ultima seduta del Consiglio comunale, che aveva all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio di previsione, già saltata una settimana fa per la decisione di alcuni consiglieri di abbandonare l’aula per far saltare il numero legale.
Gli appelli al senso di responsabilità del sindaco sembrano essere serviti per ottenere il risultato, alla fine il bilancio è stato approvato grazie a delle astensioni strategiche, ma non a moderare i toni. Nel corso dell’ultima seduta l’opposizione ha attaccato la giunta molto duramente, accusando l’amministrazione di non aver fatto nulla per la città, ma commenti pesanti sono giunti anche da alcuni consiglieri dissidenti, e in aula, mentre maggioranza e sindaco avevano deciso di non intervenire, non sono mancate le parole forti e anche gli insulti, il tutto in diretta streaming.
Lo stesso Ziberna, che aveva minacciato di dare le dimissioni e andare a elezioni in autunno se il bilancio, che contiene voci di finanziamento ritenute fondamentali per la ripartenza della città, non fosse stato approvato, aveva sottolineato come i toni fossero stati eccessivi. “Mi spiace per lo spettacolo a cui hanno assistito i cittadini collegati in streaming: sono volati insulti, parole pesanti, offese da parte della minoranza anche nei confronti del sindaco e della giunta, invece di spiegare ai cittadini in quali condizioni questa giunta e questa maggioranza sono costrette ad operare per il bene della città. Voglio pensare che si sia trattato di un incidente di percorso e che si possa ritrovare da adesso e nei prossimi 12 mesi la serenità necessaria per poter collaborare e portare avanti in Consiglio delle misure in modo condiviso”.
Dall’altra parte però non mancano le accuse, come quella di non aver rispettato i regolamenti: l’opposizione ha rinviato al mittente le accuse di irresponsabilità giunte da parte della maggioranza, e ha sottolineato come non sia stato votato, prima del bilancio, il Documento unico di programmazione, ma critiche giungono anche dai cosiddetti “Contras”, i quattro consiglieri fuoriusciti dalla maggioranza che, nonostante una posizione fortemente critica sulle scelte della giunta, alla fine hanno deciso di non votare contro al bilancio salvando così l’amministrazione ed evitando l’arrivo del commissario e le elezioni anticipate, un’eventualità che al momento sembra non convenire a nessuno. Si tratta però solo di un passaggio di un percorso che probabilmente continuerà a essere molto complicato per il capoluogo isontino.

Alessandro Martegani