Foto: Radio Capodistria/Fifaco
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Ironico e pungente nel ringraziare i giornalisti di La Repubblica e del Corriere della Sera per la pubblicità gratuita che gli ha permesso di vendere oltre 220mila copie, il generale Roberto Vannacci non ha avuto difficoltà ad affabulare un pubblico già di per sé "amichevole" (presenti alcuni rappresentanti storici della destra triestina e molti appartenenti od ex appartenenti alle forze armate), grazie ad un eloquio piacevole ed al suo controverso, seppur coerente con il personaggio, punto di vista. "Il buon senso ed il paradosso imposto dalla attuale società" le chiavi di lettura offerte dallo stesso Vannacci.

Un libro, che la scorsa estate ha fatto molto discutere e che ha portato accuse di ogni tipo all'autore; i motivi ce li spiega proprio Roberto Vannacci:

"Chi ha letto il libro ha espresso la sua opinione su Amazon, lasciando delle recensioni che al 95% sono estremamente positive, quindi quasi tutti i 5 stelle e qualche 4 stelle. Questo significa, oggettivamente, che chi ha letto il libro lo ha apprezzato invece che criticarlo. Tenga conto che il libro è tra i più recensiti di Amazon, sono forse il più recensito: più di 5.700 recensioni ad oggi! Chi invece non l'ha letto lo ha criticato e quindi questo basta ad esprimere quelli che sono stati gli atteggiamenti di tantissime persone, che peraltro hanno anche deliberatamente ammesso di non averlo letto e quindi hanno criticato un libro senza saperne esattamente né i contenuti né le espressioni complete. Si sono basati, forse, su quelle strumentalmente estratte dal libro stesso e pubblicate da molti giornali o da molti media, che invece hanno voluto in maniera speciosa e strumentale criticare un qualche cosa che non conoscevano".

Foto: Radio Capodistria/Fifaco
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Lei si è sentito, in qualche modo, attaccato da un certo tipo di stampa?

"Certo mi sono sentito ingiustamente attaccato, perché le interpretazioni che sono state fornite dal libro sono state totalmente errate e spesso strumentali. Nel libro non c'è nulla di lesivo della dignità di alcuno, non c'è nessuna espressione offensiva e non c'è nessuna esternazione che possa essere considerata contro la Costituzione o contro la Repubblica, come invece taluni hanno cercato di far passare. Quindi esternazioni strumentali, speciose, pretestuose e che insomma, ad oggi, non hanno trovato nulla di concreto in quello che invece, all'inizio, sbandieravano ai quattro venti”.

In qualche modo l'ha messa in cattiva luce anche con l'Esercito italiano questa critica?

No! Non ci sono mai state spaccature con l'istituzione alla quale io appartengo ed alla quale io ho dedicato 37 anni della mia vita. Chiunque abbia millantato l'esistenza di fratture, di spaccature, fra me e le e Forze Armate, fra me e il Ministero della Difesa o fra me e il ministro stesso ha millantato cose non vere, delle quali non conosceva l'effettiva esistenza. Anche in questo caso ha strumentalizzato una situazione della quale non era al corrente”.

Davide Fifaco