Nonostante le notizie contrastanti riguardo la possibilità per gli studenti residenti all'estero di frequentare le lezioni in Slovenia, una conferma della possibilità di passaggio del confine è giunta da parte della senatrice del Pd e rappresentante della minoranza slovena in Italia Tatjana Rojc.
“La conferma mi è giunta proprio questa mattina- dice –: il prefetto di Trieste Valerio Valenti ha confermato che non ci saranno problemi per i bambini e i ragazzi, e nemmeno per i genitori e gli accompagnatori che potranno tranquillamente varcare il confine. Non ci saranno problemi nemmeno al rientro. La situazione quindi si sta normalizzando”.

“Stiamo lavorando – ha aggiunto - anche in vista del 31 maggio, quando sarà possibile spostarsi tra una regione e l'altra con libertà. Ne ho parlato con la ministra Lamorgese con il collega Alessandro Alfieri, che è l'interlocutore principale per la questione dei confini: il nostro confine italo sloveno ha delle problematiche analoghe a quello italo svizzero, e quindi il problema è ben presente. Con la libera circolazione tra le regioni si parlerà anche di una facilitazione per il passaggio del confine italo sloveno, e sarà ovviamente una grande agevolazione per tutti noi, che viviamo questo nuovo confine non solo con disagio ma anche con profondo dolore”.

Sulla situazione è intervenuto anche il consigliere regionale dell'Unione Slovena Igor Gabrovec: “La Slovenia sembra qualificarsi come il primo Paese a lasciarsi alle spalle l’emergenza Covid-19 - dice in una nota -. Il governo sloveno ha infatti questa notte revocato lo stato di emergenza epidemiologica e sostanzialmente riaperto i confini con decorrenza 31 maggio, quando verrà meno l'obbligo della quarantena per i cittadini UE in entrata, pur mantenendo ancora una serie di restrizioni" ma "per i cittadini italiani permane comunque il sostanziale divieto di lasciare la propria regione e quindi a maggior ragione il territorio nazionale".

"La questione della permeabilità dei confini è competenza statale e bene sarebbe che Roma e Ljubljana intraprendessero quanto prima un percorso di normalizzazione della nostra area transfrontaliera. La Commissione Europea ha inoltre ipotizzato la riapertura dei confini anche tra Stati e regioni contermini. Con la curva del contagio in calo ed il ridimensionamento dell’epidemia nel FVG potremmo così puntare ad allentare la morsa ai confini a livello locale, quindi tra FVG, Slovenia ed, eventualmente, Austria”.

Gabrovec ricorda anche la "questione dei migranti irregolari, intercettati nuovamente in gran numero negli scorsi giorni a Trieste", rivolgendo "un forte appello alle autorità slovene a garantire con maggiore efficacia il controllo del confine con la Croazia che è frontiera di Schengen".

Alessandro Martegani

Foto: MMC RTV SLO
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