L'Unione Culturale Economica Slovena rileva che la situazione rischia di trasformarsi in una pesante limitazione nella ricezione dei programmi orientati alle minoranze italiana e slovena delle due fasce confinarie. "Siamo convinti che gli investimenti nella pluralità mediatica nel nostro spazio plurilinguistico rappresentino una garanzia a favore del mantenimento della multiculturalità e sono indice dell'elevato livello democratico a tutela delle comunità nazionali finora dimostrato dallo Stato sloveno", afferma l'SKGZ.
La nota giunge in risposta al comunicato della RTV di Slovenia nel quale l'Ente sostiene la carenza di risorse per finanziare il satellite e al contempo evidenzia la possibilità di seguire i programmi di TV Capodistria per via telematica, ovvero il web o attraverso il segnale via cavo. L'SKGZ rileva inoltre che senza il segnale satellitare a risentirne saranno in particolare i residenti nell'area dell'udinese dove, per altro, il segnale terrestre è molto debole. Inoltre, molti utenti non sono attrezzati per la ricezione attraverso i più moderni sistemi digitali e informatici. A tale riguardo l'SKGZ ribadisce il suo sostegno agli sforzi a favore del mantenimento del satellite e si rivolge a tutti gli organi competenti per trovare una soluzione adeguata.


E. P.

Foto: ESA
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